Anche a Pescolanciano la ricorrenza di Sant’Anna è molto sentita. Un legame profondo che ha origine agli inizi dell’Ottocento, quando un terremoto sconvolse il Molise. In segno di ringraziamento per la tragedia scampata ogni anno il paese si veste a festa e offre quello che allora rappresentava la principale fonte di sostentamento: il grano. Oltre ai covoni e al grano intrecciato, durante la sfilata si notano anche i costumi d’epoca, spesso caratterizzati da quella semplicità che identifica il mondo contadino. Tra le novità di quest’anno la presenza di un carro trainato dai buoi, preso in prestito da Larino. Ma ciò che colpisce di più è la grande partecipazione popolare. Alla sfilata partecipano davvero tutti, dai bambini ai più anziani, segno di una devozione fortissima che lo scorrere del tempo non riesce a scalfire. C’è anche chi, a oltre 90 anni, ancora va nei campi a mietere il grano. E poi ci sono tanti bambini, segno che questa tradizione è destinata ad avere un futuro.