Sanità e tagli al Veneziale, è guerra all’ultimo colpo tra minoranza e sindaco di Isernia. Dopo la mancata approvazione, all’unanimità, della mozione in difesa dell’ospedale, le minoranze hanno giustificato il loro abbandono dell’aula, parlando di un documento inutile e improponibile, visto che della maggioranza fanno parte organica rappresentanti e un assessore appartenenti a una parte politica notoriamente vicina ad importanti esponenti della sanità privata. Insomma un documento debole e inefficace per definizione, bisogna fare ben altro per difendere dai tagli il Veneziale, hanno detto Rita Formichelli, Raimondo Fabrizio e Giovancarmine Mancini, chiedendo un incontro con Frattura e con i dirigenti dell’Asrem. Giacomo D’Apollonio, dopo aver medidato qualche giorno, è partito all’attacco, definendosi indignato e offeso per i giudizi espressi dalle minoranze:«Reputo molto grave l’abbandono dell’aula da parte dei consiglieri comunali di minoranza in occasione del voto sul documento che intende essere la base iniziale per le successive iniziative a salvaguardia del nosocomio cittadino – ha detto il sindaco –. Auspicavo una concordia di intenti e una votazione unanime, invece c’è stato chi si è comportato irresponsabilmente ed è ‘fuggito’. La mia maggioranza ha proposto un documento il cui testo poteva essere democraticamente discusso in aula e migliorato con l’apporto di ognuno, purtroppo le minoranze si sono sottratte, ritenendolo inutile e preconfezionato. Ma non è così: quel documento appare quanto mai necessario e la mia azione amministrativa non subisce condizionamenti esterni». D’Apollonio ha poi voluto rispondere a chi l’ha accusato d’avere scarsa conoscenza dei piani operativi sanitari straordinari e di ignorare come gli stessi siano già stati approvati. «Ribadisco che il contenuto dei piani sanitari è del tutto ignoto – ha affermato il sindaco –. Quel che circola sul web e quel che mi viene riferito non ha alcuna ufficialità. Occorre che l’elaborato completo sia pubblicato sul Bollettino Ufficiale della Regione Molise; solo allora si potrà parlare di effettiva approvazione. Pertanto, non corrisponde al vero quanto dichiarato alla stampa dai consiglieri di minoranza, i quali, sbagliando, ritengono che il piano sanitario regionale sia già stato approvato a fine agosto in sede di conferenza Stato-Regioni. Giorni fa, il dottor Lucio Pastore, da anni impegnato nella sanità, è pubblicamente intervenuto sulla questione, confermando che per l’approvazione occorre la pubblicazione sul Burm». D’Apollonio, infine, ha preannunciato incontri aperti ad esperti del settore sanitario e a chiunque possa contribuire, con idee e proposte valide, a garantire il diritto dei cittadini alla salute. «Evitare il ridimensionamento del nostro ospedale è stato uno degli impegni che mi sono assunto in campagna elettorale. Nessuno dubiti che terrò fede alla promessa fatta agli Isernini».