Fare il punto sulle fonti di inquinamento del territorio e sulle iniziative in cantiere a tutela dell’ambiente; coinvolgere altre persone in questa battaglia in difesa della salute, a partire dai giovani. Con questo spirito l’associazione delle Mamme per la salute e l’ambiente hanno organizzato un incontro a Venafro. Molti spunti di riflessione li ha forniti l’Atlante italiano dei conflitti ambientali, frutto del gioco di squadra tra dipartimenti universitari, ricercatori, attivisti e comitati territoriali. Il messaggio lanciato dal centro di documentazione conflitti ambientali e dall’associazione a sud è chiaro: oltre alle più eclatanti criticità di cui si stanno occupando gli organi di informazione nazionali (su tutte Taranto e terra dei fuochi), ci sono tante altre problematiche analoghe in Italia, anche nell’area venafrana. Durante l’incontro si è parlato anche del ricorso voluto dalle mamme per la salute contro il piano regionale per la gestione dei rifiuti, presentato nei mesi scorsi al Tar Molise. Per i ricorrenti vi sarebbero diversi profili di illegittimità: non si punta a un’effettiva riduzione e di riciclo del rifiuto, le percentuali di raccolta differenziata sono ritenute ancora molto basse, si punta ancora sulle discariche e sulle attività di incenerimento.