Sullo sfondo c’è Campobasso, simbolo di un provincialismo sonnolento ancorato a leggi ancestrali. La storia ruota intorno a Vera – una ragazza ironica e irriverente, vivace e fantasiosa – che a certi stereotipi si ribella. Una racconto graffiante ma che sa strappare sorrisi, una storia che oltre a rappresentare una vera e propria dichiarazione d’amore per i libri e la lettura, invita a guardarsi dentro più a fondo. “La strada del ritorno è sempre più corta”, edito da Mondadori, segna l’esordio letterario di Valentina Farinaccio. Il suo romanzo è stato presentato a Isernia, durante un incontro organizzato nei locali di Spazio 180. Originaria di Campobasso ma da anni trapiantata nella Capitale, Valentina Farinaccio è giornalista e critico musicale; collabora con “Il Venerdì di Repubblica” e con la web tv dell’Auditorium Parco della Musica di Roma. A questo suo primo romanzo affida anche riflessioni profonde, mette in luce gli stati d’animo che toccano la vita di ognuno di noi, come il dolore. Per superarlo indenni – dice – bisogna affrontarlo, viverlo.
Isernia. “La strada del ritorno è sempre più corta”, Valentina Farinaccio presenta il suo primo romanzo
