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mercoledì, Gennaio 29, 2025

Market di hashish e marijuana nel centro storico di Campobasso. Pakistano in manette. Spacciava anche a minorenni

AperturaMarket di hashish e marijuana nel centro storico di Campobasso. Pakistano in manette. Spacciava anche a minorenni

 

di Piacentino Salati

Era stato già arrestato un paio di mesi fa dagli uomini della Polizia di Campobasso, sempre per detenzione e spaccio di droga. Ma Jasir, questo il nome dell’uomo registrato alla nascita come Sai Akhtar Hussein Ija, di 43 anni, immigrato pakistano per motivi umanitari, con regolare permesso di soggiorno, non ha interrotto la sua attività illecita.

Nonostante  avesse l’obbligo di dimora in casa nelle ore serali e notturne.

Una vera e propria centrale dello spaccio, hashish e marijuana, allestita in una casa in vico Tre Dita in pieno centro storico a Campobasso. Il pakistano si è legato ad una rete malavitosa campana, del casertano. Ed in Campania, Jasir si riforniva di droga che poi piazzava sul mercato illegale campobassano. I suoi viaggi, visto l’obbligo di dimora di sera e di notte, avvenivano durante il giorno. Forse anche grazie all’aiuto di qualche corriere.

La sua casa nel centro storico del capoluogo era frequentata anche da minori. Alcune ragazze di 15 anni, secondo la ricostruzione che è stata fatta dalla Squadra mobile, passavano le mattinate in quel posto anziché andare a scuola a fumare hashish e marijuana. Poi altre persone, donne soprattutto, che andavano in quella casa di sera e di notte.

Gli inquirenti hanno arrestato l’uomo all’inizio della settimana, in esecuzione di un ordine di custodia cautelare firmato dal Gip del Tribunale di Campobasso, Teresina Pepe. Il dirigente dell’anticrimine della Questura di Campobasso, Domenico Farinacci, lo ha definito un soggetto socialmente pericoloso.

In casa sono stati trovati alcuni grammi di sostanza stupefacente ed un bilancino di precisione.

Processato per direttissima dal Tribunale di Campobasso, il pakistano è ora in carcere a via Cavour.   Jasir, davanti ai giudici ed agli avvocati, ha dato in escandescenze, denudandosi. Forse nel tentativo di apparire non sano di mente. Ma intanto la sua attività di spaccio ha fruttato. Anche 600 euro al giorno. Il denaro finiva poi in Pakistan, tramite bonifici monetari.

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