4.8 C
Campobasso
mercoledì, Gennaio 29, 2025

Reddito da inclusione sociale attiva. Regione ferma al palo. I beneficiari attendono il pagamento del contributo

AttualitàReddito da inclusione sociale attiva. Regione ferma al palo. I beneficiari attendono il pagamento del contributo

 

di Piacentino Salati

Il 28 luglio 2015, la Giunta regionale del Molise ha approvato uno strumento – definito di assoluta importanza e sbandierato ai quattro venti  – in favore delle persone che versano in condizioni di forte disagio economico e sociale. L’obiettivo è quello di offrire a chi ne ha diritto strumenti necessari a rafforzare la propria autonomia economica e personale anche attraverso percorsi di attivazione sociale e lavorativa. In particolare alle famiglie svantaggiate, in aggiunta al contributo economico mensile per un massimo di 12 mesi pari a 300 euro, è stata data la possibilità di  attivare un percorso di inclusione sociale attiva attraverso la presa in carico dei beneficiari da parte dei servizi sociali dell’ambito territoriale sociale e la redazione di un piano di assistenza individuale. E molti comuni molisani si sono attivati per sfruttare l’opportunità. Diverse persone sono state ammesse al beneficio e hanno avuto la possibilità di lavorare per circa 4 mesi, da luglio ad ottobre di questo anno.

Ma l’impegno lavorativo non è stato retribuito.

Del problema si sta interessando adesso anche il consigliere regionale del Pd, Massimiliano Scarabeo, che ha chiesto lumi alla struttura competente della Regione.

E qui viene fuori la notizia dell’ennesimo malfunzionamento della macchina amministrativa regionale. Perché – leggendo la risposta che l’ufficio ha fornito a Scarabeo – si scopre che il contributo non può essere pagato perché le somme necessarie non sono state iscritte in bilancio nei capitoli di spesa relativi ma sono ancora disperse (forse) nelle poste dell’avanzo di amministrazione regionale. Un fatto gravissimo. Da ascrivere alla responsabilità della parte politica (che non ha controllato e non adottato, in variazione di bilancio, gli opportuni provvedimenti) ed alla struttura amministrativa (che avrebbe dovuto accertarsi della reale possibilità di impegnare e liquidare correttamente le somme).

Per questo i mandati di pagamento sono tornati al mittente e i beneficiari rimangono in attesa del sostegno economico promesso.

Scarabeo ha comunicato di seguire la questione sperando nel pagamento delle spettanze entro la fine del 2016.

Resta il problema di strumenti introdotti per dare aiuto a chi ne ha bisogno che vengono gestiti, nei fatti, in modo maldestro, con approssimazione ed inevitabili tempi lunghi. Proprio quei tempi lunghi che chi ha difficoltà sociali ed economiche non può accettare.

Ultime Notizie