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sabato, Dicembre 21, 2024

Sanità, la Cattolica scomunica Frattura

AperturaSanità, la Cattolica scomunica Frattura

di PASQUALE DI BELLO

Dopo la sanità pubblica, scesa in piazza lo scorso 18 maggio, Paolo di Laura Frattura viene sfiduciato anche da quella privata. Nel corso di una affollatissima assemblea, i lavoratori e medici della cattolica, insieme ai cittadini e pazienti riuniti in un comitato spontaneo, hanno detto a chiare letterere che la protesta in difesa della struttura andrà avanti ad oltranza qualora il presidente della Regione e commissario ad acta Frattura proseguisse nel muro contro muro. Attesa per un incontro tra Regione e Cattolica programmato per il 22 dicembre.

Dopo aver per mesi rifiutato il dialogo con il Forum per la Sanità pubblica, a sorpresa Frattura di presenta all’assemblea pubblica indetta dal Comitato pro Cattolica. La sua presenza, tuttavia, non sposta di una virgola la posizione della struttura fondata da padre Gemelli. Non ci fermeremo sino a quando proseguirà il muro contro muro voluto dal presidente e commissario ad acta per la Sanità, Paolo di Laura Frattura. E’ questo il messaggio arrivato con forza da una assemblea affollatisimma che si è tenuta a Campobasso presso la sala della Costituzione della Provincia e che ha raccolto medici e lavoratori della Cattolica insieme a pazienti e cittadini. Dopo la gigantesca protesta dello scorso 18 maggio, quella messa in campo dal Forum per la difesa della Sanità pubblica, arriva fragorosa anche quella del comparto privato. Quello di Paolo Frattura è un vero e proprio record da Guinness dei primati: è riuscito in pratica a scontentare tutti. Nel tentativo di battezzare una nuova Sanità, si è ritrovato a ricevere una scomunica generale per un fallimento ampiamente previsto su tutta la linea. A rischio ci sono posti di lavoro e una prospettiva tragica per famiglie e pazienti, quella di riavviare i cosiddetti viaggi della speranza fuori regione. E’ quanto hanno sostenuto medici e operatori che, nonostante tutto, mantengono aperto uno spiraglio che possa portare alla collaborazione pubblico-privato.

Il lavori dell’assemblea sono stati aperti da monsignor Giancarlo Bregantini, che ha parlato di un sogno che deve restare vivo: quello della integrazione tra la struttura pubblica e quella privata. Bregantini ha ringraziato esplicitamente la struttura pubblica del Cardarelli, i medici e gli operatori, e parlando a nome suo, dei sacerdoti e diaconi e della pastorale diocesana per la Salute ha spiegato quale sia il sogno: quello della costruzione di una Cittadella Molisana della Salute.

In attesa che il sogno di Bregantini si realizzi, continua l’incubo della riforma Frattura che alligna sinistra sul Molise con la sua ricetta fatta solo di lacrime e sangue. All’orizzonte, per ora, c’è solo un incontro con i vertici della Cattolica programmato per il 22 dicembre.

E’ Natale, ma a guardare la Sanità molisana sembra di essere nel bel mezzo della settimana santa. Frattura non ha battezzato una nuova sanità ma ha dato l’estrema unzione all’intero sistema. Lo dicono tutti, soltanto lui sembra non averlo capito.

 

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