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giovedì, Dicembre 26, 2024

Cantonieri e brindisi di Natale sotto casa del presidente, Lorenzo Coia ribatte: “È stalking”

AttualitàCantonieri e brindisi di Natale sotto casa del presidente, Lorenzo Coia ribatte: "È stalking"

coiaBotta e risposta polemico tra il comitato Osvaldo Pallotta che difende gli interessi dei 35 ex cantonieri della Provincia a cui non è stato rinnovato il contratto e il presidente Lorenzo Coia. I primi preannunciano una manifestazione natalizia sotto casa del presidente e quest’ultimo parla di stalking e violazione della privacy. Ma andiamo con ordine, il primo a parlare, con un comunicato, insieme a Csa, Rifondazione e Pcl, è Emilio Izzo, cheannuncia una nuova quanto eclatante protesta da mettere in atto il giorno di Natale: un sit-in alle 11,00, dapprima dinanzi la Cattedrale di Isernia e, a seguire, davanti casa del Presidente della Provincia di Isernia Lorenzo Coia per brindare – spiegano dal Comitato – “tassativamente con gazzosa e biscotti secchi come da tradizione per chi non ha un lavoro, possibile ma negato”. I rappresentanti del Comitato degli ex cantonieri spiegano che tale gesto scaturisce  dalla “scellerata scelta del mancato rinnovo delle assunzioni degli operai cantonieri da parte della Provincia di Isernia, con la quale si è interrotto un servizio pubblico a gestione diretta che per anni aveva garantito professionalità e sicurezza per la viabilità e l’emergenza neve, con risparmio di costi rispetto alla minor qualità e quantità di servizio che si verifica con la privatizzazione. La battaglia per il rinnovo dei suddetti contratti ai cantonieri contro la privatizzazione non è finita, e continuerà”. Fin qui il Emilio Izzo portavoce del comitato, ma la risposta di Coia non si è fatta attendere e il presidente, dopo aver ripercorso l’iter della vertenza e dopo aver spiegato che la legge e la Corte dei conti gli impediscono di rinnovare il contratto a precari, che oltretutto hanno avviato una azione legale contro la Provincia, qualora ritenessero opportuno manifestare presso le sedi delle istituzioni o “ del potere “ come più aggrada loro, facciano pure, ma: “tenessero fuori dalle manifestazioni di dissenso la vita privata degli individui, la misura è colma. In caso di perseveranza mi vedranno costretto a segnalare all’autorità giudiziaria eventuali reati di stalking o di violazione della privacy perseguibili per legge”.

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