Il caos quotidiano che accusano i trasporti ferroviari in Molise, non è solo colpa del maltempo e dei frequenti guasti sulla linea. Ai problemi tecnici se ne aggiungono altri di natura economica legati al contratto che lega Trenitalia alla Regione Molise. Per fare luce sulla vicenda, è stata proposta dal Consigliere regionale Michele Petraroia una commissione di inchiesta. Paradossale il dibattito in Consiglio, svolto in assenza del diretto interessato: l’assessore ai trasporti Nagni.
L’idea che il Molise sia una regione stupefacente, ci viene confermata ogni martedì, allorché si riunisce il Consiglio regionale. L’ultima e grottesca rappresentazione di come si perda inutilmente tempo, nasce da una iniziativa in realtà meritoria portata avanti dal Consigliere regionale Michele Petraroia. Petraroia, esorcizzato lo spirito sonnolento che per due anni lo ha posseduto in veste di assessore al lavoro, è ritornato a fare Petraroia. Quello di lotta, e non di governo, attento alle questioni concrete. Petraroia, questa volta, ha preso di petto l’annosa questione del caos nei trasporti. Nello specifico, quello dei trasporti ferroviari. L’ex assessore al lavoro ha chiesto, attraverso una mozione, che venga istituita una commissione di inchiesta che faccia piena luce sul Contratto di Servizio tra la regione Molise e Trenitalia. Una sorta di geroglifico da decifrare. In pratica, Petraroia chiede di accertare: l’evoluzione del rapporto tra Regione Molise e Trenitalia; l’ammontare del debito maturato dalla Regione Molise, la cui entità è un mistero più fitto degli Ufo; e di capire se i 90milioni regalati dal Governo Renzi alla Regione per pagare i debiti in questione siano risorse ministeriali oppure quattrini provenienti dal Patto per lo Sviluppo del Molise sottoscritto tra il presidente Frattura e il trapassato capo del governo, Matteo Renzi.
Ad un elenco di questioni serie, il Consiglio regionale ha risposto come di consueto in modo sorprendente. Stupefacente, appunto. L’intero dibattito, nel corso del quale sono intervenuti, oltre a Petraroia, i consiglieri Lattanzio, Federico, Niro, Iorio, Ciocca e persino il presidente della Regione Frattura, si è svolto in assenza del diretto interessato, l’assessore ai Trasporti, Piepaolo Nagni. Assente, dicono le cronache, “per motivi istituzionali”. Comica, la chiusura della discussione così come riportata dal resoconto dei lavori: “La discussione continuerà nella prossima seduta anche per attendere il contributo dell’assessore Nagni”. E’ la congiunzione “anche”, a spiegare come vadano le cose in Regione. Intanto lorsignori hanno parlato al vento, mancando il principale interlocutore, o se vogliamo il principale imputato politico. Finita la discussione, ora si attende anche il contributo dell’assessore Nagni. Come se questo contributo, fosse un fatto accessorio. La domanda, come si diceva un tempo, nasce spontanea: non era più sensato, oltre che utile, fare tutta questa discussione quando fosse stato presente anche l’assessore Nagni? Ma questi sono i misteri regionali, che anche il Mago Otelma dei giorni migliori sarebbe in grado di risolvere. In attesa che l’assessore Nagni venga annunciato in arrivo sul primo binario, il Molise da ogni giorno prova di esistere anche sulla strada ferrata.