Oggi molte coppie oggi festeggiano, si scambiano regali e promesse di amore eterno. Praticamente un idillio. Ma dall’altra parte della medaglia ci sono persone che soffrono, che hanno subito e continuano a subire violenze. Ci sono donne che hanno bisogno di maggiore attenzione e di aiuto, o comunque di essere informate. Facendo tesoro di qualche consiglio, possono infatti evitare di finire in trappola, di essere vittime di abusi e soprusi. Il senso dell’iniziativa lanciata dalla polizia di stato è proprio questo. Riprendendo il progetto “Questo non è amore” – che attraverso un camper itinerante ha toccato diverse province italiane – nel giorno di San Valentino gli agenti sono tornati in piazza per dare ai consigli, chiarimenti e qualche utile punto di riferimento ai cittadini. A Campobasso i poliziotti hanno dato vita a una campagna informativa nelle vicinanze dei negozi dove abitualmente si comprano i regali. Ieri, invece, è stato organizzato un seminario che si è tenuto il 13 febbraio con gli studenti dell’Istituto Comprensivo “Dante Alighieri” di Ripalimosani. La Polizia ha incontrato docenti e alunni per lanciare messaggi positivi di vita vissuta, proiettando, tra l’altro, un monologo di Paola Cortellesi che la Rai aveva mandato in onda qualche tempo addietro in una trasmissione serale sulla rete ammiraglia in prima serata. Inoltre è stato valorizzato il testo della canzone sanremese di Fiorella Mannoia “Che sia benedetta”, un inno alla vita da custodire e valorizzare. A Isernia, invece, una equipe specializzata sui reati di genere, composta da psicologi, specialisti della polizia giudiziaria e rappresentanti di associazioni, ha incontrato la cittadinanza in Piazza Celestino V per illustrare i pericoli, i segnali da non sottovalutare e le possibili alternative che si presentano alle vittime di violenza. “Chiunque avesse bisogno di un consiglio – si legge in una nota della Questura di Isernia – di un chiarimento, di un riferimento, o volesse denunciare un episodio di cui si sente vittima, potrà farlo con la massima riservatezza martedì prossimo, nella giornata dedicata all’amore. Questo nell’ottica di una polizia orientata non solo ai temi della repressione, ma fortemente sensibile ai temi della prevenzione. E questo tipo di reati può essere combattuto solo con la prevenzione e l’informazione, perché a volte il “nemico” è più vicino di quanto pensiamo. Il progetto, infatti, ha come finalità la creazione di un contatto diretto tra le donne e il team di operatori specializzati pronti a raccogliere le testimonianze dirette di chi, spesso, ha paura a denunciare o a varcare la soglia di un ufficio di Polizia. I dati del primo semestre 2016 indicano un calo del 22 % degli omicidi nei confronti delle donne, e del 23 % sia delle violenze sessuali che dei maltrattamenti. I recenti fatti di cronaca di violenza sulle donne, di cui abbiamo avuto testimonianza anche nella nostra Provincia, fa tornare di grande attualità questo tema. Solo per una fortuita coincidenza, e grazie alla professionalità e alla tenacia degli operatori, si sono evitate conseguenze che potevano essere ben più gravi. Per chi si trova nella condizione di voler denunciare comportamenti violenti può sempre, in qualsiasi momento del giorno o della notte, rivolgersi a un qualunque ufficio di polizia per ricevere aiuto. È importante segnalare ogni minimo campanello d’allarme”.