Procedimento disciplinare a Pastore, domani prima udienza a Campobasso di una vicenda che ha il sapore della persecuzione personale e politica. Negli ultimi mesi, negli ospedali e fuori dagli ospedali della nostra regione, sono morte diverse persone, per cause ancora da accertare, ma sicuramente legate alla carenza di mezzi, apparecchiature, posti letto ed ambulanze e la nostra cara Asrem che fa?
Invece di indagare sulle cause e sulle responsabilità di eventi così tragici, invece di avviare un’indagine interna sull’appalto da sette milioni affidato ad Alfredo Romeo, apre un procedimento disciplinare contro Lucio Pastore, medico del Pronto soccorso di Isernia, reo di aver espresso un’opinione personale sulla sua bacheca Facebook. In sostanza, una violenta intromissione nella vita privata di un individuo che ha espresso un suo libero pensiero. Qualcosa di inaccettabile oggi, in riferimento alla Costituzione, ma anche alla libertà d’opinione e di espressione, garantite a qualunque cittadino da centinaia di leggi. Pastore è accusato di aver offeso il decoro dell’Asrem e sapete perchè? Perchè ha scritto un post in difesa della sanità pubblica, dicendo, giustamente, che il governo regionale privilegia la sanità privata. Ebbene, che fa la sanità pubblica? Invece di ringraziarlo, per essersi espresso in sua difesa, lo processa. Pastore andrà sul banco degli imputati, messo sotto accusa da quella sanità che vuol difendere. Roba che è un vero insulto all’intelligenza di tutti i molisani. Ma è chiaro che Pastore è finito sul banco degli imputati per un delitto di opinione, un tipo di reato che oggi viene contestato nella Turchia di Erdogan, nella Russia di Putin, nella Corea del Nord e nel Molise di Paolo Frattura. Ma tutta la gente e tutti gli amici che lottano in difesa di Lucio Pastore si stanno organizzando al meglio. Domani, davanti alla Asrem, a Campopbasso, ci sarà una grande manifestazione, che partirà alle 15, e durerà fin quando il processo politico a un medico pubblico non sarà finito. Senza contare la difesa, rappresentata dall’avvocato Oreste Scurti, che si prepara a sostenere Pastore, invocando il diritto alla libertà di pensiero e d’opinione.