Sono rimbalzati in cronaca nazionale la rissa tra migranti a Isernia e il tentato omicidio di Cantalupo, dove un 21enne del Gambia ha preso a sprangate un uomo di 60 anni che si era rifiutato di dargli una sigaretta. Il leader della Lega, Matteo Salvini, ha infatti condiviso il link del giornaledelmolise.it sulla sua pagina Facebook, raccogliendo decine di migliaia di visualizzazioni in poche ore, oltre a una serie di commenti facilmente immaginabili. Anche in Molise, oltre alle preoccupazioni espresse dai cittadini sui social, non sono mancate le reazioni politiche: “Il nostro territorio – ha detto il sindaco di Vastogirardi, Andrea Di Lucente – non è pronto ad accettare episodi del genere. É ora di far capire al prefetto che il nostro territorio non può essere terra di conquista”. Sulla stessa linea anche il primo cittadino di Bagnoli del Trigno, Angelo Camele: nel suo paese – ha ribadito – non ospiterà nessuno. E se qualcuno dovesse costringerlo, non esiterà a dimettersi. A Isernia, invece, Casapound ha invitato il Comune a ufficializzare il no al centro d’accoglienza Sprar. Intanto restano preoccupanti le condizioni del 60enne di Santa Maria del Molise preso a sprangate alla testa in località Taverna di Cantalupo. Dopo un primo ricovero al Veneziale di Isernia, in mattinata è stato trasferito in un centro specialistico dell’Aquila per essere sottoposto a un intervento chirurgico. L’aggressore è stato arrestato dai Carabinieri con l’accusa di tentato omicidio. É stato rinchiuso nel carcere di Ponte San Leonardo, così come i 3 nigeriani e i 2 afghani coinvolti nella rissa di Isernia. Proprio oggi in carcere si sono tenute le udienze di convalida del fermo. Intanto proseguono le indagini della polizia per fare chiarezza sulle attività di spaccio di droga nel capoluogo da parte dei migranti e sui relativi collegamenti tra gli ospiti del centro di accoglienza isernino e quelli di Monteroduni e San Pietro Avellana, a loro volta protagonisti della rissa che solo grazie al pronto intervento delle forze dell’ordine non ha avuto conseguenze ben peggiori.