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domenica, Dicembre 22, 2024

Migranti: Isernia non ne può più, presto manifestazioni e proteste popolari

AttualitàMigranti: Isernia non ne può più, presto manifestazioni e proteste popolari

La vicenda migranti che ha portato Isernia alla ribalta nazionale, a causa dei due episodi di cronaca nera, a 24 ore l’uno dall’altro, ha scosso profondamente l’opinione pubblica cittadina, oltre che gli stessi amministratori comunali. È Raimondo Fabrizio di Forza Italia che ‘grida’ tutta la sua preoccupazione con due documenti, il primo presentato da solo e l’altro congiuntamente ai capigruppo di minoranza. Fabrizio, dopo la megarissa di via Giovanni XXIII, aveva già chiesto una risposta a d’Apollonio per conoscere l’esatto numero di migranti ospitato in città, le strutture d’accoglienza e cosa si fosse deciso per lo Sprar. Infine, il giorno appresso, dopo l’aggressione di Cantalupo, Fabrizio ha raccolto le firme di tutti i capigruppo di minoranza, chiedendo una riunione urgente del consiglio comunale di Isernia per discutere dell’emergenza migranti. Ora tocca all’amministrazione d’Apollonio dare una risposta in breve tempo perchè la città è realmente preoccupata, i genitori hanno paura a far uscire i bambini e i ragazzi da soli e c’è tensione intorno a tutta la questione rifugiati, anche nei confronti della prefettura, indicata dai più come la regista dell’invasione di migranti africani che ha subito Isernia. È una tesi azzardata perchè le quote sono state decise a Roma nella conferenza stato regioni con l’Anci. Però è vero che, di fronte a episodi del genere, altre prefetture, come Frosinone per Roccasecca, e Campobasso, pere Termoli e Vinchiaturo, hanno deciso la chiusura dei centri d’accoglienza che avevano dato problemi in 24 ore. E un segnale del genere lo aspettano anche a Isernia, soprattutto dopo la megarissa di via Giovanni XXIII per lo spaccio della droga. Senza contare l’esplosione della rete, dove, sui social, già si parla di ronde di volontari per riportare l’ordine in città e nel circondario.  Intanto scende in campo anche l’associazione antimafia Caponnetto che, in una lettera al ministro Minniti, afferma: «nella Provincia di Isernia si sono verificati due gravi fatti di sangue che hanno visto protagonisti migranti alloggiati nel capoluogo o nella provincia – Ormai In questa piccola realtà, fino a poco tempo fa denominata ‘Isola felice, la gente comincia ad avere paura a causa di una massiccia presenza di migranti tra i quali sono presenti anche soggetti, per lo più nigeriani e afgani, dediti a spaccio di droga e prostituzione che andrebbero subito espulsi. A tutto ciò aggiungiamo le ondate di furti che si susseguono senza sosta, alimentando un senso di paura e di rancore nella gente. È ora che chi ha la responsabilità della Sicurezza Pubblica si assuma le proprie responsabilità e si decida a studiare ed attuare le misure adeguate, in quanto abbiamo la netta sensazione che nella Prefettura di Isernia non si siano resi conto appieno della gravità della situazione. Durissima anche presa di posizione di Luigi Mazzuto, coordinatore regionale di Noi con Salvini, che chiede la limitazione e negazione di ulteriori affidamenti. Niente più richieste Sprar e poi pressioni sull’ufficio di Governo delle due province, affinché vengano bloccate altre assegnazioni ai privati, per poi iniziare un’azione di smantellamento dei centri esistenti. Noi con Salvini Molise annuncia una iniziativa nei prossimi giorni che veda impegnati soprattutto i Primi Cittadini, e che la presa di posizione del Sindaco di Vastogirardi, ancor prima di Forlì del Sannio, di Colli a Volturno, e dell’Amministrazione Comunale di Agnone, circa lo stop all’accoglienza dei “clandestini”, possa essere seguita e rafforzata da tutti gli altri”.

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