Mobilitazione regionale per tentare di fermare, a Roma, l’emendamento alla cosidetta manovrina che, di fatto, renderebbe valido immediatamente il Piano Operativo preparato da Frattura, un Piano che concretamente distrugge la sanità pubblica regionale, con l’unico fine di aiutare ancora di più quella privata, consegnandole servizi e reparti tolti al servizio pubblico. Come oncologia, cardiochirurgia e neurochirurgia, giusto per fare qualche esempio. Frattura, dopo gli stop del Tar Molise, su Venafro e sulla Gea di Isernia, ha deciso, sicuramente ispirato da qualcun altro, di chiedere al Governo Gentiloni di far passare il Piano Operativo, facendolo diventare legge dello stato. Una forzatura legislativa e normativa mai registrata prima, in 47 anni di vita della Regione Molise. Da qui il grido d’allarme di associazioni e politici di tutti gli schieramenti. Dopo la forte presa di posizione di Michele Iorio e Danilo Leva, arriva il grido d’allarme del Forum per la difesa della sanità pubblica che tra l’altro afferma: «Se il POS diventerà legge dello Stato i Molisani, oltre a perdere il Diritto alla Salute, perderanno anche il diritto alla Democrazia rappresentativa. Votare, anche per cambiare classe dirigente, servirà a molto poco, essendo l’80% del Bilancio regionale vincolato da una legge dello Stato. Il Consiglio Regionale in carica, che ha già mostrato agli elettori la propria sostanziale inutilità, ne tragga le dovute conseguenze, visto che sarà dichiarato inutile anche con Legge dello Stato». C’è poi Maurizio Tiberio, segretario regionale di IDEA Popolo e Libertà, che dice: «L’emendamento, se approvato, non solo in maniera scellerata si rende il commissario padrone unico della sanità regionale che potrà disporre del 70% del bilancio regionale a proprio piacimento nel settore togliendo qualunque potere al Consiglio regionale (organo sovrano), ma si spoglia la Regione Molise di autonomia perchè, consegnando i poteri al Commissario nominato dal Governo, automaticamente si trasmettono i poteri sulla sanità regionale a Roma. Un vero e proprio scempio, che Frattura sta commettendo a danno del popolo che lo ha eletto, venendo meno a qualunque forma di rispetto verso gli elettori. Per questo motivo, chiude Tiberio, Gaetano Quagliariello, informato di quanto sta avvenendo in Commissione Bilancio alla Camera dei Deputati, si sta attivando per fermare quest’ atto assurdo di cui il Partito Democratico dovrà rendere conto ai cittadini».