di ADELE FRARACCI
Al dopolavoro ferroviario di Campobasso, affollato, ieri l’incontro del centrosinistra alternativo al ‘comitato d’affari del centrosinistra di Patriciello/Frattura’, come è stato definito più volte nei diversi interventi che si sono succeduti; molti i cittadini e i politici che si sono iscritti a prendere parola. Vecchi Compagni, con i nuovi, e amici centristi si sono riuniti per iniziare il viaggio, inaugurato tempo fa attraverso una conferenza stampa al Livre di Campobasso; un viaggio che intende toccare, con varie soste, tutto il territorio molisano e caricare quanta più gente possibile per arrivare pronti, uniti e protagonisti all’appuntamento elettorale. L’incontro è iniziato con un ‘mea culpa’, con l’ assunzione della responsabilità della scelta sbagliata di aver illo tempore puntato su Frattura e sull’alleanza con Patriciello. Ruta, Leva, Durante, Trematerra, il sindaco di Larino e altri attori sono apparsi sereni, ricettivi alle istanze provenienti dalla base e particolarmente combattivi all’incontro, che ha innanzitutto sottolineato la volontà di oggi di riparare allo sbaglio originario con l’intento di restituire dignità e spessore concreti al dialogo, secondo l’utilizzo di una grammatica politica davvero democratica, tesa a ridare linfa al dettato costituzionale, provando ad attuarlo, a livello locale, a partire da una sanità pubblica che possa adeguatamente integrare il privato. In verità l’adesione è ai vivaci forum presenti sul territorio e l’idea è quella di saper ascoltare i contributi che provengono direttamente dai cittadini, dal mondo dell’associazionismo, dai lavoratori, dai giovani; il canovaccio è quello di cercare di tratteggiare un disegno nuovo e declinato in prospettive reali per i Molisani, chiamati a concorrere con spunti personali alla realizzazione del disegno, entro un’atmosfera di fiducia, energia, possibilità per ciascuno e per tutti . Non sarà facile stendere il disegno, ma sarà senz’altro suggestivo e appassionato provare a realizzarlo. Come ha detto un vecchio militante: ‘errare è umano, perseverare diabolico’; dalla semplicità di questa espressione il centrosinistra alternativo al ‘comitato d’affari’ riparte a livello locale, sulle tracce di un percorso carico di complessità, ad iniziare, anche, dalla scelta, possibilità o opportunità delle primarie e dai nodi tutti interni al PD. Del resto è stata presente all’incontro di ieri anche l’anima orlandiana del partito con Scarabeo e Di Giglio. Un disegno, pertanto, complesso ma da cui potrebbe uscire, se non un capolavoro, senz’altro un’opera creativa ed alternativa nel centrosinistra, nel segno della necessaria ricostruzione del tessuto economico, sociale e democratico locale. Nell’incontro non c’è stato grande spazio per l’indignazione, ma tempo impiegato a valorizzare l’attivismo e la fattività del programma, la bellezza di una sfida che potrebbe stagliare a beneficio della comunità orizzonti migliori, superando le inevitabili contraddizioni interne e gli egoismi individuali. Al disegno potrebbero, dunque, partecipare plausibilmente molti altri, chi a sinistra nel 2013 fu critico e oppositivo proprio con la scelta originaria e chi può rispecchiarsi nella ricostruzione del disegno democratico, di un rinnovato Stato di diritto sociale. Fuor da equivoci, stanchi dei toni trionfalistici e autoreferenziali del governo locale e animati da un inevitabile ma costruttivo sospetto, molti della base hanno chiesto ai Ruta, Leva & co. di fare al più presto il nome del potenziale presidente. È evidente, sul programma si è d’accordo e ci si può lavorare assieme, ma il nome della persona autorevole, libera e in possesso del requisito di attenzione e cultura politica, capace di farsi cioè garante del canovaccio di lavoro, deve essere comunicato prima, proprio in virtù dell’insegnamento ricavato dal recente passato.