In questi giorni sugli organi d’informazione non si parla d’altro. Le voci su possibili contatti tra le Organizzazioni Non Governative e gli scafisti nordafricani hanno trovato i primi riscontri con il sequestro da parte della Procura di Trapani della nave Iuventa, utilizzata da una Ong tedesca. L’operazione su questa vera e propria tratta di essere umani porta la firma di un’agnonese doc: Mariapia Marinelli. Vice questore dello Sco – il corpo speciale della Polizia di Stato – è stata lei a coordinare le indagini che dopo sette mesi hanno avuto questo primo clamoroso epilogo. Ed è stata proprio lei ad avere l’intuizione di far documentare tutti i contatti tra gli scafisti e le Ong da un infiltrato della Polizia a bordo della nave, scegliendo personalmente l’agente al quale affidare una missione estremamente pericolosa. Nata ad Agnone, dopo aver frequentato il liceo classico a Isernia, Mariapia Marinelli si è laureata in Giurisprudenza a Perugia. Subito dopo è entrata nella Polizia di Stato dove, nonostante la giovane età, vanta già esperienze importanti. Ha infatti diretto il commissariato di Genova, in una delle zone più delicate del capoluogo ligure, per poi passare alla Squadra mobile di Milano, dove si è distinta in particolare sul fronte della tutela dei minori. Quindi il passaggio al Servizio Centrale Operativo della Polizia di Stato, dove con la consueta passione e tanto talento sta conducendo in porto operazioni di assoluto rilievo. Quella che ha rivelato i rapporti tra le Ong e i trafficanti è solo l’ultima in ordine di tempo, ma è comunque destinata ad allargarsi e a produrre effetti anche nei prossimi mesi.
