di Florio Eric
Cade il 10 agosto la Notte di San Lorenzo, notte in cui il cielo si illumina di piccoli bagliori improvvisi che dovrebbero, secondo la credenza popolare, portare alla realizzazione dei desideri di coloro che li osservano . Le stelle “cadono” in questo periodo perché la Terra, durante il suo moto orbitale intorno al Sole, incontra uno sciame di meteoriti chiamato Perseidi. Questo incontro ravvicinato tra Terra e Perseidi avviene intorno al 10 agosto che coincide con il giorno in cui si celebra San Lorenzo martire, condannato al rogo. La tradizione vuole che le stelle cadenti rappresentino le scintille dei carboni ardenti del rogo. Il poeta Giovanni Pascoli, nella poesia “X agosto”, interpreta la pioggia di stelle cadenti come le lacrime celesti . Ogni anno da 17 anni, in una suggestiva chiesa di campagna nei pressi di Salcito ,un piccolo paese molisano situato a 680 m slmm, si celebra la festa in onore del Santo martire. La chiesa di San Lorenzo situata in contrada Pietravalle nacque da un’esigenza da parte del parroco di avere nella zona un punto di aggregazione, per aiutare le numerose famiglie ivi residenti, la maggior parte oriunde dalla contrada Vivara in Trivento, a vivere la loro fede. Nel 1998 partì la costruzione della chiesa; l’ intitolazione al Santo è stata determinata dalla presenza di un documento nell’archivio vescovile di Trivento che attestava l’esistenza, in epoca remota, di un’abbazia intitolata a San Lorenzo e sita nella contrada Pietravalle presso la Morgia, dove ancora oggi pervengono resti dell’antico luogo di culto. Nel giorno della festività liturgica, nella zona si riversano diverse migliaia di persone, che nel periodo estivo ripopolano il piccolo borgo molisano; questi fedeli partecipano, prima alle varie celebrazioni in onore del Santo e la sera prendono parte alla sagra che da 17 anni si organizza per la circostanza. La sagra è animata dall’associazione “ Pro San Lorenzo” riconosciuta nel 2004 come “ente senza finalità di lucro” a cui sono scritti circa 100 membri. Essi con entusiasmo e gioia, ma anche con sacrifici, guidati dal Presidente Pasquale Ciarlariello, organizzano diverse manifestazioni culturali e sociali in onore del Santo. La chiesa è stata voluta non solo come luogo destinato al culto, ma anche come luogo di unione e di incontro soprattutto per le famiglie e per i giovani residenti nella zona. Come riportato nel libro “ Salcito e la sua storia” del Sac. Antonio Guglielmi, si può affermare che la realizzazione di questa “ piccola realtà” ha portato al compimento del sogno del marchese Paolo Francone, il quale prima di morire desiderava vedere ricostruita l’abbazia di San Lorenzo, a tal proposito vale il motto latino “ EXISA NON EVULSA”( dalle rovine una nuova rinascita). E’ con questo spirito di devozione che i residenti si adoperano ogni anno alla buona riuscita della festa, vista come momento di vitalità della comunità, dando di tanto in tanto uno sguardo al cielo con la speranza di ammirare un meteora bruciare.