di PASQUALE DI BELLO
In vista dei prossimi appuntamenti elettorali si accende il dibattito nel centrosinistra. Ad intervenire, questa volta, è il vice presidente della Giunta regionale, Vittorino Facciolla. Intervistato da noi telefonicamente ha precisato un concetto: “Non ho detto primarie subito. Ho detto un’altra cosa, ovvero: decidiamo adesso le regole e, quando sarà chiaro il momento del voto, stabiliremo anche la data delle primarie” ,farle ora non avrebbe senso”. Non è un mistero, ormai, che le elezioni sia politiche che regionali si terranno tra aprile e maggio del 2018 e mettere da subito a bagnomaria un candidato non solo è sconveniente qualche che esso sia ma è, soprattutto, politicamente da dementi. Ma sono altri i ragionamenti fatti da Facciolla e che sono destinati ad aprire un dibattito interno al centrosinistra. “Atteso che le primarie sono uno strumento di democrazia al quale sono favorevole, tengo a dire che esse andranno celebrate sia per determinare il candidato alla presidenza della Regione sia per decidere le candidature al Parlamento nazionale”. “Questo – ha aggiunto Facciolla – anche in considerazione del fatto che due dei tre parlamentari PD hanno assunto posizinioni di natura diversa rispeto a quelle ufficali del partito. Uno, Danilo Leva, è addirittura uscito dal PD e l’altro, Roberto Ruta, è in aperta opposione alle posizioni attuali del partito”.
Insomma, secondo il pensiero di Facciolla, va azzerato il contachilometri e se primarie devono essere che siano primarie per tutto e per tutti senza che sussistano sacche di privilegio per chi le invoca a gran voce per altri ma tace per se stesso.
Ma non è tutto. Il vice presidente della Giunta interviene anche sul rapporto con gli alleati e col primo azionista dell’era Frattura. “Alle primarie – dice – deve partecipare necessariamente anche Rialzati Molise, movimento col quale è stato sottoscritto un programma di coalizione. A meno che Rialzati Molise non faccia scelte diverse, deve essere considerato ancora uno dei contraenti che hanno dato viita alla coalizione che ha prevalso nella scorsa tornata elettorale”.
Anche qui il messaggio a Ruta e Leva è chiaro. I due, infatti, si sono da tempo espressi sulla estraneità di Rialzati Molise al centrosinistra. Tuttavia il movimento che fa capo al presidente del Consiglio regionale, Vincenzo Cotugno, e che è apertamente appoggiato dall’europarlamentare di Forza Italia Aldo Patriciello, è stato determinante in passato e, con molta probabilità, lo sarà in futuro. Ma in tutto questo non c’è niente di strano. Se Frattura viene da Forza Italia, da chi poteva essere appoggiato se non da esponenti di Forza Italia?