Ulivo 2.0, a Isernia, in un’affollatissima aula consiliare, il battesimo delle telecamere per l’alleanza del centrosinistra alternativo, messo su da Roberto Ruta e Danilo Leva, che punta a mandare a casa l’attuale anomala alleanza tra la cosiddetta sinistra del Pd molisano, di Frattura e Fanelli, e la destra di Aldo Patriciello. Un’alleanza – come ha sottolineato Ruta – che ha prodotto il deserto industriale e occupazionale, la fuga dei giovani qualificati e l’impoverimento della sanità pubblica. Per il senatore del Pd, che resta fermamente e convintamente nel Pd, i democratici molisani devono guardare in avanti, alle forze sane e moderate della società molisana per far tornare la politica regionale sulla retta via, quella dell’interesse collettivo. E l’alternativa è ben nutrita, otto partiti, che hanno accolto l’appello di Ruta e si sono messi insieme in una specie di fronte di liberazione regionale: si parte dal Pd dello stesso Ruta e di Massimiliano Scarabeo, c’è poi l’Mdp di Danilo Leva, la Lista Lab, i Comunisti italiani, la Sinistra italiana, l’Italia dei Valori, i Socialisti in movimento e il Centro Democratico. Il loro scopo è quello di ripristinare le regole democratiche in Molise. E come ha detto Danilo Leva: basta ad alleanze anomale sinistra-destra, come quella tra Frattura e Patriciello, che hanno governato la regione negli ultimi cinque anni non nel nome della politica ma con l’unico obiettivo di favorire gli interessi economici di Frattura imprenditore e Patriciello esponente di una sanità privata che ha impoverito quella pubblica. Un governo regionale, accusato anche, da Massimiliano Scarabeo, di aver governato con la complicità e l’apporto di oscuri e inquietanti sistemi paralleli. Sempre Scarabeo, nel suo intervento, ha sottolineato come l’alternativa che sta nascendo debba guardare ed aprirsi anche ai moderati, perchè la vittoria è possibile se si coinvolgeranno anche loro.