Il legame tra i santi Cosma e Damiano e la città è fortissimo, antico, come testimonia la lunga e per certi versi leggendaria storia dell’eremo. Da sempre tantissima gente arriva anche dai paesi vicini per rendere omaggio ai medici che svolgevano la loro missione senza chiedere denaro in cambio. Ancora oggi a loro vengono attribuite guarigioni miracolose. Forse anche per questo motivo l’attaccamento dei fedeli alle figure dei due martiri è fortissimo. Talmente forte che fa passare in secondo piano le altre pur importanti ricorrenze che caratterizzano Isernia. Il primo appuntamento di questa giornata di festa come sempre alla cattedrale. Dopo la messa, la processione alla volta dell’eremo, che ha per protagonisti i fedeli dell’Olivella, frazione di Sant’Elia Fiumerapido, il centro della provincia di Frosinone che proprio in nome dei santi Cosma e Damiano si è gemellato con il Comune di Isernia. La tradizione di riservare ai fedeli laziali il compito di accompagnare le statue e le reliquie dei santi risale al XVII secolo. Gli isernini concessero questo diritto ai cittadini di Olivella in segno di ringraziamento per l’aiuto ricevuto nel trasportare le reliquie dei santi medici da Roma al capoluogo Molise.