Purtroppo il tumore non fa sconti a nessuno. Ma nel caso delle donne che desiderano avere un figlio la situazione si fa ancora più complessa. Si ritrovano sole nell’affrontare una malattia che rischia di spazzare via il proprio desiderio di maternità. In realtà oggi la scienza aiuta a superare questo ostacolo, a riaccendere la speranza. Le soluzioni per risolvere anche questo delicatissimo problema ci sono, ma non tutti lo sanno. A Isernia è stato organizzato un incontro proprio per informare medici e dirette interessate sulle opportunità offerte alle aspiranti mamme: ““Non sopravvive la specie più forte, né la più intelligente, ma sopravvive quella più propensa al cambiamento.” E’ in questa ottica, in questa direzione – spiega il direttore del corso, Francesca Scarabeo – che tutti noi che quotidianamente ci occupiamo di pazienti che combattono con patologie serie dobbiamo remare. Oggi ci si ammala sempre di più di patologie oncologiche e la fascia di età in cui ci si ammala è sempre più giovane, le difficoltà lavorative il contesto socio economico in cui viviamo in particolare in Italia e a maggior ragione nel Molise ci comporta a mettere sempre più da parte l’età biologica ed a procreare in quella fascia di età che i ginecologi definiscono primiparità attempata. Purtroppo questo può comportare che ci si ammali di patologia oncologica prima di aver portato a termine il proprio progetto di riproduzione. Ed ecco che la specie per sopravvivere determina un cambiamento, oggi esistono procedure corrette non più sperimentali e facilmente perseguibili che permettono la preservazione della fertilità in donne prepuberi, e donne adulte con tecniche di crioconservazione. Proprio su questo tema della medicina affascinante ma anche etico e morale – ha concluso – ad Isernia abbiamo voluto organizzare un evento ECM riservato a medici di medicina generale, medici di continuità assistenziale, pediatri, pediatri di libera scelta, ginecologi, oncologi, ematologi”.