di PASQUALE DI BELLO
“Vado e Torno”. Doveva essere un progetto destinato a formare sul piano internazionale quaranta giovani e, successivamente, ad inserirli nel mondo lavorativo; in realtà si è trattata dell’ennesima presa in giro e della consueta truffa politica messa in campo dal governo regionale ai danni di una delle categorie più fragili della società. Quella dei giovani disoccupati. Il progetto, finaziato con fondi europei pari ad 1milione e 115mila euro, dopo una lunghissima gestazione e una partenza a rilento si è fermato, tra la scorsa primavera e l’estate, a metà strada.
Quattro le fasi a suo tempo previste dal bando: formazione, tirocinio all’estero, creazione di 20 nuove imprese, finanziamento di 20 bonus occupazionali. Aria fritta, alla luce dei fatti, e, per giunta, fritta con olio di infima qualità. Dopo le prime due fasi la Regione è completamente scomparsa, facendo sparire, insieme a se stessa, anche i 520mila euro destinati alle fasi post tirocinio, suddivisi in 20mila euro per ogni impresa creata e un credito di imposta di 6mila euro per ogni assunzione. A raccontare tutta la storia è Francesca Varriano, una delle partecipanti al progetto che ha svolto il proprio tirocinio tra Belgio e Canada.
Le responsabilità e le omissioni da parte della Regione, appaiono più che evidenti. Adesso ci sono circa quaranta giovani che aspettano risposte chiare ed esaustive, non il solito balbettio e l’imbarazzante scaricabarile che accompagna le cose molisane. Frattura, e tutta la struttura regionale che si è occupata del progetto, parlino chiaro. Le impronte digitali, su questa vicenda, sono le loro. C’è una foto, fatta prima della partenza per l’estero, che li ritrae tutti insieme: ragazzi, presidente, funzionari regionali. Quella foto-propaganda oggi, alla luce dei fatti, è una beffa e un insulto. Francesca Varriano è la ragazza che il presidente abbraccia alla propria sinistra. Lei, e tutti gli altri, aspettano una risposta. Meno abbracci, presidente, e più fatti. I molisani hanno bisogno di lavoro e non di pacche sulle spalle.