Si può promuovere l’immagine di un paese attraverso un gioiello? Per l’amministrazione comunale di Roccamandolfi nessun dubbio: si può fare. Anzi, lo ha fatto realizzare, affidandosi a Franco Coccopalmeri, maestro orafo di Roccaraso, un giovane artista che con le sue opere si è fatto conoscere non solo in Abruzzo, ma anche nel resto d’Italia. Al di là dell’aspetto promozionale, il sindaco Giacomo Lombardi ha voluto questo gioiello affinché il paese abbia un simbolo che lo identifichi, con la sua storia, la sua cultura, le sue tradizioni e il suo senso di ospitalità. Sarà custodito nel museo del brigantaggio, che sarà aperto prossimamente. Al maestro Franco Coccopalmeri è bastata una visita a Roccamandolfi per trovare l’ispirazione e concepire un gioiello ricco di simboli e significati: al centro c’è un cuore, a sottolineare l’accoglienza che la gente del posto riserva ai suoi ospiti. Poi c’è l’ottagono, ispirato dal campanile, con le linee leggermente arrotondate che richiamano il ponte tibetano; presente anche il castello, visto dall’alto. “Obiettivo dell’Amministrazione Comunale” – ha spiegato il sindaco di Roccamandolfi Giacomo Lombardi – è stato quello di creare un segno identitario del paese che raffigurasse storia, cultura e tradizioni, finalizzato a veicolare le bellezze e l’accoglienza del nostro territorio in modo originale e raffinato, fuori dai confini locali e regionali. Per questo l’Amministrazione Comunale ha voluto affidare il compito della creazione artistica a Franco Coccopalmeri, maestro orafo di Roccaraso, molto noto in Abruzzo per le sue pregiate e sorprendenti produzioni, custodite sia dentro i confini regionali che nazionali ed internazionali”. Il gioiello è stato presentato in anteprima durante un incontro organizzato a Palazzo Pignatelli.