Ancora una volta Frattura ci ricasca, solo sabato di fronte alle telecamere e ai taccuini della stampa regionale aveva dichiarato che avrebbe accettato e discusso qalunque proposta di frazionamento della regione, con due o più collegi elettorali, e ieri sera, tranquillamente, in prima commissione, i suoi più fedeli scudieri hanno approvato il collegio unico. Uno schiaffo in faccia per Isernia, ma anche per il Pd, il suo partito, che gli aveva affidato il preciso mandato dei tre collegi: Campobasso, Isernia, Termoli.
In sostanza, sarà l’aria venafrana, ma ogni qualvolta va da quelle parti, Frattura le spara grosse. Lo fece con l’ospedale di Venafro, quando firmò davanti a tutti l’impegno a difenderlo dai tagli, lo ha fatto sabato, a Pozzilli, quando ha detto che era disponibile a rivedere il collegio unico.
Se parlassimo di un comportamento politico razionale, dovremmo dire che Frattura sta litigando con il Pd, il suo partito, magari per la ricandidatura, se invece ci affidiamo ad altro, si può senz’altro affermare che Frattura dice una cosa e ne fa sempre un’altra. In questo è coerente, ma non distrugge solo la sua credibilità politica, che già fa abbondantemente acqua, sta distruggendo anche l’intero Centrosinistra che di lui non ne vuol più sentir parlare. Di questo passo gli resteranno affianco solo i suoi dieci fedelissimi pasdaran, con l’aggiunta di Niro e Sabusco, che ieri sera hanno votato anch’essi l’emendamento del collegio unico, probabilmente decisi a seguirlo fino alla fine verso l’abisso.
Al curaro il commento di Michele Iorio: “Ho votato contro, ovviamente, perché così si cancella la provincia di Isernia. Non solo: in questo modo stanno costruendo una architettura legislativa che li possa aiutare perché si sentono perdenti. E’ uno schifo”. Non ha peli sulla lingua Michele Iorio dopo il voto della prima commissione consiliare che ha validato ieri la costituzione del collegio unico regionale per le prossime elezioni regionali. ”Assieme al voto congiunto che ci riporta indietro di 40 anni ha detto l’ex presidente prima del consiglio regionale E’ un disegno di regione che non vogliamo e che serve solo ad aiutarli”, ha chiuso Iorio.
Immediate anche le reazioni di Nicola Cavaliere, di Forza Italia, che dice: “Si è consumato in I Commissione l’ennesimo strappo di questa maggioranza alle regole democratiche”.
A favore del collegio unico hanno votato Monaco, Niro, Sabusco, Di Pietro e Di Nunzio, “quest’ultimo esponente di quel Pd – ricorda Cavaliere – che in assemblea a Termoli aveva deliberato la scelta di tre collegi elettorali. Si è rinunciato al confronto con le minoranze per cercare una convergenza sulle regole di elezione dell’Assemblea regionale che dovrebbero essere di garanzia per tutti. Il collegio unico – spiega il consigliere regionale – non favorisce la giusta ed equilibrata rappresentanza del territorio molisano in Consiglio regionale, ma serve solo a tutelare potentati, secondo calcoli fatti a tavolino e contro ogni logica”.
“Mai i padri fondatori, – incalza l’esponente di Forza Italia – che hanno contribuito alla nascita della Regione Molise, avrebbero lottato per l’autonomia, se avessero saputo che dopo 50 anni una classe politica avrebbe calpestato le regole e i principi base di democrazia? Con una maggioranza, tra l’altro in fase di evidente declino e ormai praticamente azzoppata, che antepone i propri miseri tornaconti elettorali al bene comune”.
“Una decisione – chiude Cavaliere – che alla fine si ritorcerà contro coloro che pensano di poter conservare il potere con furbizia ed arroganza”.