di GIOVANNI MINICOZZI
A meno di due mesi dalla presentazione delle liste non si semplifica il quadro politico regionale e, al momento, restano in corsa sei candidati per la Presidenza della Regione. Nel centrodestra sembra definita la candidatura del giudice Enzo Di Giacomo proposta dai Movimenti Civici e sostenuta da Forza Italia, Fratelli D’Italia, Sovranisti, ex Udeur di Vincenzo Niro, ex UDC di Cesa e Casini nonché dalla nuova aggregazione denominata “Orgoglio Molise” che fa capo all’eurodeputato deputato Aldo Patriciello e al Presidente del Consiglio Regionale Vincenzo Cotugno. “Noi con Salvini” , invece resta fuori dalla coalizione e mantiene la candidatura di Aida Romagnuolo. Tira dritto anche l’ex governatore Michele Iorio sostenuto da Direzione Italia e da molti esponenti politici regionali. In totale dunque restano in campo tre candidati di centrodestra mentre sembra sfumare, per sua scelta, la candidatura di Mario Pietracupa, pronto però a correre per il Parlamento. Ma qualora Di Giacomo non accettasse diventerebbe il candidato di Aldo Patriciello per il vertice della Regione. Divisioni anche nel centrosinistra nonostante qualche timida apertura al confronto da parte di Paolo Frattura e di Michela Fanelli e una tardiva disponibilità alle primarie chieste invano un anno fa dell’Ulivo 2.0 . La nuova coalizione di centrosinistra di Ruta e Leva, di fatto, ha ignorato del tutto il corteggiamento del governatore e prosegue nella stesura del programma e nella ricerca di altri candidati da aggiungere ai cento già disponibili. A nulla è servito l’intervento da Roma di Lorenzo Guerini per tentare la pacificazione tra il PD e l’Ulivo 2.0. Gli ulivisti tirano dritto e il prossimo 7 Gennaio sceglieranno il loro candidato Presidente, con voto segreto, in un’assemblea composta da oltre mille persone. Appare chiaro che l’unità del centrosinistra potrebbe essere raggiunta solo con il classico passo indietro di Paolo Frattura che però al momento appare improbabile. Qualora il governatore invece si convincesse della sua impopolarità e si facesse da parte, il candidato unitario del centrosinistra potrebbe essere il rettore Gianmaria Palmieri gradito anche a molti ulivisti che perseguono l’obiettivo dell’unità del centrosinistra ma senza Frattura. Il sesto candidato, infine, sarà l’esponente del M5S che verrà scelto dagli iscritti con votazione online e potrebbe essere Antonio Federico. Nelle ultime ore si è diffusa l’indiscrezione relativa a un rinvio a metà Aprile delle elezioni regionali su richiesta esplicita avanzata dal Presidente Frattura al Ministero dell’Interno, anche per effetto della nuova legge elettorale regionale che delega il governatore a proporre la data delle elezioni. Evidentemente Paolo Frattura, rimasto da solo, vuole tempo per organizzare al meglio alleanze e campagna elettorale nel disperato tentativo di rimanere a galla. Dal Ministero, invece, hanno ribadito che le elezioni regionali si svolgeranno insieme alle politiche il 4 o il 18 di Marzo perché la Regione Lombardia, a differenza delle altre Regioni dove si vota, non vuole alcun rinvio. Dunque, il tempo stringe non solo per il Governatore ma anche per altri aspiranti Presidenti e per la possibilità di ricucire gli strappi sia nel centrodestra sia nel centrosinistra. Al momento il tutto sembra improbabile ma non impossibile.