Il pressing sulle istituzioni del sindaco di Venafro Antonio Sorbo ha permesso di riaprire la partita sulla captazione delle acque delle sorgenti del San Bartolomeo da parte della Regione Campania. L’Autorità di Bacino dell’Appennino Meridionale ha infatti accolto l’appello del primo cittadino, chiedendo alle Regioni Campania e Molise di convocare un tavolo di confronto per approfondire la questione ed eventualmente mettere in campo eventuali contromisure. In verità già da molto tempo Sorbo aveva sollecitato la Regione a effettuare le opportune verifiche, evidenziando tra l’altro il rischio che non fosse più garantito il deflusso minimo vitale del fiume. Ma di risposte almeno finora non ce ne sono state. Da questo punto di vista l’intervento dell’Autorità di bacino può davvero segnare una svolta: “Avevo inviato – ha spiegato il sindaco di Venafro – una prima segnalazione al presidente Frattura, all’assessore Nagni, al presidente del Consiglio regionale Cotugno e all’Autorità di Bacino Liri-Garigliano-Volturno con nota del 02/11/2017 rimasta senza riscontro. In tale nota si evidenziava, tra l’altro, il rischio che non fosse più garantito il deflusso minimo vitale del fiume e si chiedeva di verificare se tale fenomeno avesse tra le cause anche la captazione delle sorgenti del San Bartolomeo da parte della Regione Campania. Successivamente, vista la mancata risposta, con nota dell’08/01/2018 la segnalazione veniva non solo nuovamente inviata ai presidenti Frattura e Cotugno e all’Autorità di Bacino ma anche al Ministero dell’Ambiente, al Prefetto di Isernia e alle associazioni ambientaliste WWF Italia, Legambiente, Fare Ambiente e Coordinamento Nazionale Tutela Fiumi. Tale segnalazione, Responsabile del Servizi Beni Ambientali della Regione Molise. A riscontro di tale ultima nota, in data 17/01/2018 il Direttore del Servizio Difesa del Suolo, Demanio, Opere idrauliche e marittime – Idrico integrato della Regione Molise inviava al Segretario Generale del Distretto dell’Appennino Meridionale (e per conoscenza al Sindaco di Venafro) una richiesta di coordinare, quanto prima, un tavolo tecnico con la Regione Campania e/o eventualmente porre tale problematica all’attenzione dell’Osservatorio delle Risorse Idriche dell’Appennino Meridionale. Successivamente con nota del 31/01/2018 il Direttore Generale del Ministero dell’Ambiente – Direzione Generale per la salvaguardia del territorio e delle acque, facendo riferimento alla nota del Sindaco di Venafro dell’08/01/2018, chiedeva alla Regione Molise e all’Autorità di Distretto Idrografico Appennino Meridionale, ciascuno per le rispettive competenze, di fornire urgentemente informazioni in ordine ai fatti e alle circostanze del caso, necessarie a chiarire la problematica”.