La polizia di Stato ha tratto in arresto un uomo di 56 anni per i reati di evasione (era sottoposto alla misura della detenzione domiciliare) e per violenza e resistenza a pubblico ufficiale. Nel corso del servizio di istituto finalizzato alla prevenzione e repressione dei reati in genere, gli agenti sono intervenuti, su richiesta al 113 per persona in stato di escandescenza, in una via del centro, dove l’uomo – in evidente stato di alterazione – urlava e imprecava contro un altro condomino del palazzo, al momento assente. L’uomo, alla vista degli operatori si scagliava contro di loro nel tentativo di colpirli, ma senza riuscirvi. Data l’esagitazione della persona e il notevole afflusso di persone e curiosi nel frattempo radunatisi nei pressi del palazzo, veniva inviata un’altra pattuglia che, in ausilio alla prima, cercava di far ragionare l’uomo il quale dichiarava apertamente di voler essere arrestato e di non voler rientrare in casa in quanto, a suo dire, se fosse rientrato nel palazzo avrebbe sgozzato il condomino e poi si sarebbe impiccato. Nonostante i tentativi di riportarlo alla calma, l’uomo si scagliava contro due degli operatori colpendone uno alla spalla con un pugno e tentando di colpire anche l’altro che nel frattempo era intervenuto per respingere la violenza. Per tali azioni, tenuto anche conto dei precedenti di Polizia specifici dell’aggressore, veniva tratto in arresto e subito condotto presso l’ospedale “Veneziale” per accertamenti. Una volta avvisato il pm di turno, la persona veniva accompagnata in carcere. I due poliziotti hanno riportato lesioni giudicate guaribili in 8 e 6 giorni.