Siamo abituati a guidare gli enti locali, le nostre amministrazioni sono le migliori d’Italia e sarà così anche qui. Salvini in Molise: “governeremo anche qui”.
Il leader della Lega convinto che il Centrodestra di Toma vincerà contro sinistra e Grillini, con Donato Toma che, sul palco, insieme ai venti candidati della Lega in Molise, ha assistito quasi estasiato al discorso di Matteo Salvini a Isernia. Una Lega, quella di Salvini, che oramai si considera un partito di governo. La lotta è finita e comincia il governo. Con Salvini, sala piena al Lumiere di Isernia. Appena un anno fa, quando Salvini venne per la prima volta in Molise, erano quattro gatti, oggi il cinema Lumiere era strapieno. Merito di un Luigi Mazzuto, come organizzatore, ma merito anche di Matteo Salvini che, anche a Isernia, ha parlato dei temi cari alla Lega, e i temi che hanno affascinato milioni di Italiani, tanto da convincerli a votare quello che non è più un partito a denominazione localistica, com’era la Lega Nord di Bossi, ma che punta ad essere il primo partito nazionale di un’Italia intera, dal Nord al Sud. E così Salvini ha detto le cose e recitato il copione che, tra populismo, sovranismo e luoghi comuni, oggi tocca la pancia degli elettori. Fa vibrare le corde di un nazionalismo che sembrava sopito e addormentato ma che, con Salvini, è letteralmente resuscitato. E così: no all’Europa dei burocrati, no all’Europa delle regole imposte da Bruxelles, no all’Europa degli immigrati tutti in Italia e niente dagli altri. Da oggi si cambia e Salvini ha fatto la voce grossa a Isernia per farla sentire fino a Bruxelles. Per quel che riguarda le elezioni regionali, il leader della Lega si è detto convinto della vittoria: in Molise è stata messa su una squadra vincente e competitiva, formata da giovani e bravi professionisti, ma anche da qualche amministratore con esperienza e soprattutto voti, quei voti che servono per battere gli avversari. Un elogio anche per Donato Toma, candidato presidente, e per Luigi Mazzuto che ha portato la Lega in Molise a risultati di tutto riguardo e, a tal proposito, l’ex presidente della Provincia ha sottolineato come lui abbia rinunciato a candidarsi per far spazio ai giovani. Ma non ha rinunciato a lavorare dietro le quinte per mettere su la squadra più competitiva possibile, con la giovane Aida Romagnuolo, come fiore all’occhiello di una squadra che scende in campo con la voglia di vincere.