Per ora è solo un’indiscrezione. Di ufficiale non c’è nulla, ma per qualcuno il rischio chiusura è più che concreto. Sarebbe stata fissata anche una data: il reparto di senologia dell’ospedale di Isernia potrebbe cioè essere smantellato già a dicembre. Per questo un gruppo di donne ha deciso di scendere in campo, avviando una raccolta di firme da inviare al presidente della Regione Toma, affinché si impegni per scongiurare la fine di un’unità operativa che – dati alla mano – ha dimostrato di essere molto attiva in questi anni. Dal 2001 a oggi i medici del reparto di senologia del Veneziale hanno infatti operato circa 2mila pazienti, provenienti anche da fuori regione. Numeri tutt’altro che trascurabili – fanno notare le promotrici della raccolta di firme – e che dimostrano che la struttura funziona, generando introiti per le casse regionali. Ciononostante il ridimensionamento dell’unità operativa appare già in atto. Gli operatori del reparto da qualche tempo hanno a disposizione la sala operatoria una sola volta a settimana, per circa tre ore, dovendo condividerla con Otorinolaringoiatria, altro reparto che a sua volta è considerato a rischio. Da febbraio inoltre sarebbe stato chiuso il centro di costi della senologia. In pratica è come se il reparto ha il bancomat, ma non può usarlo, perché sul suo conto non ci sono i soldi. Per ora i pazienti i disagi non li avvertono, grazie anche a una sorta di mutuo soccorso che si è instaurato tra i vari reparti. Ma fino a quando si riuscirà ad andare avanti? La paura del gruppo di donne che ha avviato la raccolta di firme è che il reparto di senologia abbia i mesi contati. Di qui l’appello al presidente Toma, affinché dia un segnale forte e confermi con i fatti la sua intenzione di difendere la sanità pubblica.