Ripristinare l’operatività della sala operatoria. Averla cioè a disposizione per almeno due giorni a settimana e senza doverla condividere con otorinolaringoiatria. Per il comitato spontaneo nato in difesa del reparto di senologia dell’ospedale di Isernia, è questo il primo passo da compiere per evitare lo smantellamento dell’unità operativa del Veneziale. Ciò potrebbe diventare realtà già alla fine dell’anno. La richiesta è stata ribadita durante il vertice che si è tenuto a Campobasso con il presidente della Regione Donato Toma, che ha così raccolto l’appello lanciato nei giorni scorsi da pazienti ed ex pazienti del reparto isernino: “La nostra richiesta è semplice – hanno spiegato le delegate del comitato spontaneo – vogliamo che il servizio di senologia ritorni alle sue funzioni”. A loro avviso “è inconcepibile e insostenibile lavorare in una sala operatoria con tempi ristretti”. All’incontro organizzato a Campobasso, hanno partecipato anche il dirigente medico Francesca Scarabeo – da anni impegnata nel reparto – e il consigliere regionale Filomena Calenda. Il presidente Toma ha rassicurato la delegazione, spiegando che a breve affronterà la questione insieme al direttore generale dell’Asrem, Gennaro Sosto. In attesa di conoscere l’esito del vertice tra la Regione e l’azienda sanitaria, la battaglia continua. Oltre a portare avanti la raccolta di firme, il comitato invita tutte le forze politiche a scendere in campo per la salvaguardia di Senologia, a prescindere da colori e bandiere.
Isernia. Senologia a rischio chiusura, comitato incontra il presidente della Regione Toma
