Il personale della Squadra Mobile della Questuradi Isernia, al termine di una minuziosa attività d’indagine, ha deferito in stato di libertà all’Autorità Giudiziaria un cittadino della provincia isernina di 60 anni per lesioni e minaccia. L’attività di indagine ha avuto origine dalle lesioni gravi a una gamba, subite da un professionista pentro ricoverato pressol’ospedale di Isernia con una prognosi di 30 giorni. La vittima, ascoltata dagli agenti, ha dichiarato di essere stato aggredito brutalmente da un suo paziente, il quale lo ha accusato di avergli impiantato un microchip nel cervello al fine di controllare ogni suo spostamento. L’aggressione è avvenuta durante un momento conviviale, alla presenza di numerose persone, al culmine dell’ennesimo diverbio tra i due.
Gli investigatori della Squadra Mobile hanno ascoltato tutti i presenti e sono riusciti a ricostruire la vicenda e giungere alla denuncia dell’uomo.
All’esito di un’ulteriore attività di indagine nata dalla denuncia della vittima, un 19enne di Isernia è stato denunciato in stato di libertà per il reato di ricettazione. La vittima ha denunciato il furto del suo smartphone di ultima generazione avvenuto nei pressi del centro cittadino. Gli Agenti della Squadra Mobile, attraverso una minuziosa attività tecnica, sono riuscito a risalire all’attuale utilizzatore del cellulare provento di furto che è stato, quindi, deferito all’Autorità Giudiziaria.