Il centro di senologia di Isernia non va chiuso o ridimensionato. Semmai potenziato, seguendo lo stesso percorso che ha permesso di dare un futuro al reparto di ostetricia e ginecologia. Questo l’appello lanciato dalla federazione provinciale del Partito democratico durante un incontro convocato davanti al Veneziale per annunciare la richiesta della convocazione urgente di un tavolo tecnico politico che coinvolga i vertici della Regione e della Asrem. Durante l’incontro sono state lanciate anche delle proposte, su tutte quella di il modello “hub & spoke”. Una rete, a sorta di collegamento diretto tra Isernia e Campobasso che consenta alla Senologia di continuare a operare in maniera efficace ed efficiente.
Ma ecco il documento completo della federazione provinciale del PD: “La Federazione Provinciale del PD di Isernia, in vista della pronta risoluzione della questione del Centro di Senologia dell’ospedale F. Veneziale, chiede la convocazione urgente di un tavolo tecnico politico con il Presidente della Regione e Assessore alla Sanità, i Consiglieri Regionali, i vertici dell’Azienda Sanitaria Regionale, i dirigenti medici e gli operatori sanitari coinvolti, aperto alla partecipazione dei rappresentanti dei partiti locali e dei comitati che si sono mobilitati per la sua salvaguardia.
Il Centro di Senologia di Isernia, che rappresenta un’eccellenza per il nostro territorio a livello di produttività e qualità del servizio, ha operato dal 2001 ad oggi circa 2000 tumori della mammella, utilizzando tecniche chirurgiche sofisticate, come la chirurgia radioguidata. E inoltre permette di curare la malattia in tutto il suo decorso collaborando con medicina nucleare ed oncologia e rappresenta un punto di riferimento per tutta l’area pentra e per le regioni limitrofe.
Chiediamo quindi, in continuità con il percorso intrapreso per la salvaguardia del Reparto di Ostetricia e Ginecologia, portato avanti attraverso un faticoso lavoro ed impegno collettivo, che venga garantita la presenza del Centro di Senologia ad Isernia, dotato della necessaria autonomia.
Tale obiettivo potrebbe essere immediatamente raggiunto attraverso soluzioni concrete, come lo lo virtuoso “hub & spoke” che permetterebbe, da subito, di continuare ad operare in maniera efficace ed efficiente al fine di tutelare il diritto fondamentale dei cittadini alla salute e garantire la continuità terapeutica dei pazienti, valori costituzionalmente riconosciuti a tutti i livelli territoriali e, pertanto, dotati di una forza giuridica e di una dimensione umana tali da poter derogare e superare i rigidi limiti imposti a livello ministeriale e normativo dal “decreto Balduzzi”. La realizzazione concreta di questa possibilità è ora favorita anche dalla previsione di nuove assunzioni di personale specializzato, da acquisire nella disponibilità del nostro ospedale, per potenziarne l’attività, le capacità e le risorse.
Alla luce di tutto ciò, la malaugurata ipotesi di depotenziamento, declassamento o addirittura chiusura del Centro di Senologia, rappresenterebbe un segnale inaccettabile di scarsa attenzione e considerazione nei confronti del nostro territorio, una decisione che rischierebbe di avere pesanti ed irreversibili ripercussioni sulla struttura complessiva del nostro ospedale.
Siamo infatti convinti che la Provincia di Isernia meriti, parallelamente alla risoluzione dell’emergenza riguardante il Centro di Senologia, la predisposizione di un Piano Operativo Regionale capace di indicare, attraverso scelte motivate e trasparenti, una chiara visione programmatica del nostro sistema sanitario pubblico in grado di tutelarne e potenziarne le strutture, i servizi e tutta la rete presente sul territorio per dare certezze e risposte immediate ai bisogni dei suoi cittadini”.
Intanto prosegue la raccolta di firme organizzata dal comitato “In seno al problema”, nato in difesa del centro di senologia. Oggi, in piazza Celestino V, è stato allestito un banchetto non solo per raccogliere adesioni, ma anche per spiegare ai cittadini cosa comporterebbe la perdita o il ridimensionamento di un servizio così importante. Nel frattempo il comitato continua a raccogliere adesioni anche per quanto riguarda la manifestazione di protesta in programma martedì 31 luglio, a partire dalle ore 10.30, davanti al consiglio regionale a Campobasso. L’obiettivo è quello di essere ascoltati da consiglieri e assessori, affinché intervengano per fermare il possibile smantellamento del servizio di senologia a Isernia.