Il capo Dipartimento della Protezione civile, Angelo Borrelli, ha emanato un’ordinanza che disciplina i “Primi interventi urgenti di Protezione civile a seguito del terremoto in Molise dell’agosto scorso.
Nel provvedimento si è dato atto che gli eventi sismici hanno determinato una grave situazione di pericolo per l’incolumità delle persone e per la sicurezza dei beni pubblici e privati, nonché l’evacuazione di diversi nuclei familiari, oltre a danneggiamenti alle infrastrutture, agli edifici pubblici e privati.
Si è ravvisata, inoltre, la necessità di disporre l’attuazione degli interventi urgenti finalizzati a fronteggiare l’emergenza, consentendo la ripresa delle normali condizioni di vita delle popolazioni e la messa in sicurezza dei territori e delle strutture interessati dall’evento sismico.
Il Presidente della Regione, Toma, è stato nominato commissario delegato. A lui il compito di predisporre un piano degli interventi da sottoporre all’approvazione del capo del Dipartimento della Protezione civile.
Previsti anche “contributi autonoma sistemazione”. Toma, avvalendosi dei sindaci, è autorizzato ad assegnare ai nuclei familiari la cui abitazione principale, abituale e continuativa sia stata distrutta in tutto o in parte, ovvero sia stata sgomberata a seguito del terremoto: 400 euro per i nuclei monofamiliari, 500 euro per i nuclei familiari composti da due unità, 700 euro per quelli composti da tre unità, 800 euro per quelli composti da quattro unità, fino a un massimo di 900 euro mensili per i nuclei familiari composti da cinque o più unità.
Qualora nel nucleo familiare siano presenti persone di età superiore a 65 anni, portatrici di handicap o disabili con una percentuale di invalidità non inferiore al 67%, è concesso un contributo aggiuntivo di 200 euro mensili, anche oltre il limite massimo di 900 euro.
I benefici economici sono concessi a decorrere dalla data indicata nel provvedimento di sgombero dell’immobile e sino a che non si siano realizzate le condizioni per il rientro nelle abitazioni, ovvero si sia provveduto ad altra sistemazione avente carattere di stabilità, e comunque non oltre la data di scadenza dello stato di emergenza.