Ci vuole poco a capire quanto sia sentita a Isernia la ricorrenza dei santi Cosma e Damiano. Che la devozione per i due medici sia qualcosa di fortemente radicato nella comunità lo si percepisce anche dai nomi di battesimo di tanti isernini. Ma questo è il meno. In questo primo giorno di festa basta visitare l’eremo, oppure fare un salto in cattedrale per rendersi conto di questo attaccamento: il fiume di persone che rende omaggio ai santi martiri si interrompe solo quando prende il via la processione. Anche quest’anno è stata nutrita la presenza di fedeli provenienti da Sant’Elia Fiumerapido e in particolare dalla frazione Olivella. Proprio ai pellegrini laziali è affidato di diritto il compito di accompagnare la processione di andata, quella che conduce all’eremo. Questo rituale, con il passare dei secoli, ha rafforzato il legame tra le due comunità. Non a caso oggi alle celebrazioni erano presenti sia il sindaco di Isernia, Giacomo d’Apollonio, sia il primo cittadino di Sant’Elia Fiumerapido, Fernando Cuozzo. La processione – caratterizzata dalla presenza delle zampogne – è stata preceduta dalla messa celebrata dal vescovo, monsignor Camillo Cibotti.