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giovedì, Dicembre 26, 2024

Sanità pubblica, la Via Crucis di un malato oncologico: “Nel Molise non esiste la cistoscopia”

AperturaSanità pubblica, la Via Crucis di un malato oncologico: "Nel Molise non esiste la cistoscopia"
di GIOVANNI MINICOZZI
Circa quattro anni fa Salvatore D’Onofrio, campobassano di 65 anni, scoprì di avere un carcinoma alla vescica. Ha subito sette interventi chirurgici effettuati tra il S. Timoteo di Termoli e il Cardarelli di Campobasso ed è stato dimesso il 23 novembre scorso dal reparto di Urologia. Il successivo 10 dicembre è stato sottoposto a visita di controllo e gli è stato comunicato l’esito in parte positivo della biopsia con il carcinoma scomparso ma con la presenza di un nuovo papilloma. Il medico che lo ha visitato gli ha prescritto alcuni esami, da presentare alla visita di controllo, tra i quali la flussometria e la cistoscopia. Intanto, il signor D’Onofrio, in parte tranquillizzato dal risultato ella biopsia si rasserena e si reca al centro unico di prenotazione dell’ Asrem. Neanche il tempo di godersi la discreta notizia e scopre che la flussometria la potrà eseguire non prima del 27 giugno 2019 mentre la cistoscopia non può essere effettuata in nessuno dei laboratori degli ospedali pubblici molisani. Ecco la sua testimonianza rilasciata ai microfoni di Telemolise:
 “L’ho scoperto ieri andando al Cup, il medico mi aveva prescritto a seguito di un intervento chirurgico una cistoscopia e sono andato a prenotarla al Centro. Qui ho scoperto che in tutti gli ospedali molisani non viene effettuata questa prestazione specialistica, né all’ ospedale di Campobasso stesso, né di Termoli, di Agnone e di Isernia. A questo punto io non so a chi rivolgermi e come fare per avere questa prestazione. Credo che si tratti di una interruzione di pubblico servizio ed è mia intenzione denunciare questa cosa all’opinione pubblica“.
– Lei ha prenotato anche altri esami per una successiva visita di controllo alla vescica, che tempi ha avuto?”
Ho avuto tempi lunghissimi. Il primo giorno utile è stato il 27 giugno del 2019“.
-Che tipo di esame ha prenotato?
 “La flussometria. Però, per quanto riguarda il sottoscritto non ha nessun riflesso perché io il controllo lo avrò tra sei mesi però c’è anche il cittadino che ha bisogno di farla immediatamente e per lui penso che i tempi di attesa di circa sette mesi siano veramente tanti!
Che vuole dire a chi governa questa Regione, al Presidente, ai vertici dell’Azienda sanitaria regionale?”
Di fare meno chiacchiere e più fatti.
Risposta secca ed efficace.
Oggettivamente anche a noi la situazione appare paradossale, al di là delle statistiche e dei proclami contenuti nei comunicati stampa, il rispetto dei livelli essenziali di assistenza resta una chimera.
Abbiamo raccolto la denuncia pubblica del signor Salvatore D’Onofrio con la speranza che i vertici dell’Asrem, la Direzione generale della salute nella persona di Lolita Gallo e il Presidente della Regione Donato Toma, in questi giorni alle prese con i ricorsi contro la nomina dei commissari, trovino il tempo per verificare tale grave anomalia e per ripristinare un servizio elementare ma indispensabile per le tante persone che combattono contro il cancro.

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