Presentata nella scuola antisismica di San Giuliano di Puglia la quattordicesima edizione del concorso nazionale “I colori della vita”. La gara di creatività è nata per fare memoria dei tragici eventi del 31 ottobre 2002 e della morte di ventisette alunni e di una maestra ma anche per rinnovare un messaggio di speranza e fiducia tra le nuove generazioni per la costruzione di un mondo migliore. Il tema scelto per l’edizione di quest’anno è “Riconnettiamoci… con il cuore” e si lega, in sostanza, alle dinamiche di una società povera di relazioni e sempre più dipendente dalle “connessioni virtuali” con un chiaro invito a riscoprire “un vero umanesimo” e il valore della persona e della comunità superando ogni indifferenza, isolamento, dipendenza e timore.
Alla conferenza hanno partecipato il dirigente scolastico, Giovanna Fantetti e i rappresentanti delle Commissioni giudicatrici di cui fa parte, tra gli altri, anche padre Enzo Ronzitti: Maria Teresa Pritoni, Rosalba Mucciaccio, Clementina Simone e Luigi Pizzuto che ha evidenziato come “fare memoria significa aprire il proprio cuore”.
Il concorso è aperto alla scuola dell’infanzia, alla primaria, alla secondaria di primo e secondo grado. Le scuole possono essere pubbliche, private o paritarie presenti sul territorio nazionale e nelle scuole italiane all’estero. Cinque le sezioni: elaborato grafico-artistico, fumetto, poesia, elaborato multimediale e arrangiamento musicale. Verranno premiati i primi tre classificati per ogni sezione. Ci sarà anche un premio speciale in memoria della maestra “Carmela Ciniglio” a un elaborato che si distinguerà per aver affrontato il tema proposto in modo originale e approfondito.
“Desideriamo – ha osservato nella lettera di presentazione la preside Fantetti – un percorso alla riscoperta dell’altro, ispirato a un nuovo umanesimo capace di affermare la gioia di vivere in una società migliore a misura d’uomo, che sia contro ogni forma di isolamento, di paura e prevaricazione tra simili. L’argomento apre uno scenario a tutto campo sul mondo attuale stimolando la riflessione sulle tante problematiche di natura sociale e di convivenza civile che emergono nella vita di tutti i giorni. Indubbiamente la società attuale nel suo tessuto richiede che ci sia più umanità, intesa come gioia di stare insieme per contrastare l’isolamento individuale e arginare sentimenti come la paura dell’altro, che sempre più cede il passo a comportamenti aggressivi e violenti sia del singolo che di piccoli gruppi. Ripiegarsi, poi, acriticamente, nel nostro quotidiano nell’uso massivo dei tanti strumenti tecnologici che abbiamo a disposizione, rende più difficile dare spazio ai rapporti reali, alla vitalità più autentica dei valori dell’uomo. L’utilizzo continuo di questi strumenti porta allo scarso desiderio di relazionarsi con gli altri in modo diretto rallentando la vera comunicazione tra noi e gli altri: la “comunicazione virtuale” va a sostituire la “comunicazione reale”.
La dirigente ha ricordato che “Le conseguenze sono sotto gli occhi di tutti: vivere per e solo sui social media diventa uno dei mezzi, se non il mezzo principale per gestire la solitudine ed evitare i rapporti reali che sono certamente più complessi, ma che hanno un potenziale di calore inesauribile. L’uomo per sua indole è inventivo e sempre alla ricerca di qualcosa che lo faccia crescere e lo migliori e questo sta alla base di un uso adeguato della tecnologia che ruota intorno a internet, mentre l’abuso o l’uso compulsivo possono fare da boomerang per la crescita dei rapporti interpersonali. Da qui il bisogno alla base del nostro progetto: riconnettersi con l’altro, apprezzare la bellezza dei piccoli gesti, che vengono dal cuore e scaldano i cuori: un nuovo umanesimo dei poteri dell’uomo.
Partendo da questa premessa – ha osservato Giovanna Fantetti – la quattordicesima edizione del concorso realizzerà attività di sensibilizzazione per interiorizzare il desiderio di una migliore qualità della vita, intesa come crescita culturale e civile continua e pacifica delle future generazioni, i ragazzi che domani saranno uomini e donne. Il concorso “I Colori della Vita”, nel ricordare la scomparsa dei 27 bambini e della loro insegnante Carmela Ciniglio, vuole rilanciare questo significativo messaggio, sostenuto sempre da una memoria attiva, capace non solo di ricordare, ma anche di rigenerare col suo patrimonio di esperienze un cammino di vita all’insegna della speranza, del dialogo e della pace, che rifiuta ogni forma di violenza a danno dell’umanità”.
Gli elaborati, nel rispetto del regolamento presente sul sito della scuola www.omnisantacrocedim.edu.it, devono essere inviati entro e non oltre il 30 marzo 2019. La cerimonia di premiazione si svolgerà, indicativamente, il 31 maggio 2019 a San Giuliano di Puglia. Tutte le scuole sono invitate a condividere un progetto significativo fondato sul valore della memoria.