Le ultime ondate di maltempo hanno fatto suonare più di un campanello d’allarme in provincia di Isernia. I corsi d’acqua si ingrossano con estrema facilità, a causa della vegetazione sempre più fitta e dall’accumulo di detriti. In alcune zone le esondazioni stanno diventando la norma, causando danni ingenti, come accaduto lo scorso mese di novembre sia nel Venafrano, sia nella zona industriale di Pettoranello. Preoccupazione è stata espressa in particolare dal sindaco di Sesto Campano, Luigi Paolone. Negli ultimi giorni il Volturno e il San Bartolomeo hanno nuovamente raggiunto il livello di guardia, rompendo gli argini in più punti. Il primo cittadino ha scritto alla Regione, affinché si provveda al più presto a ripulire gli alvei, prima che la furia dell’acqua faccia altri danni. Al lavoro anche il sindaco di Pettoranello Andrea Nini. Dopo un lungo pressing e contatti costanti con la Regione e la Prefettura, è riuscito a ottenere il via libera ai lavori, programmati dalla stessa Regione, per la riparazione degli argini del Carpino nelle vicinanze della zona industriale. Anche il Comune di Isernia si è attivato per mettere in sicurezza il Sordo e il Rava. Dopo le numerose segnalazioni da parte dei cittadini, l’assessore comunale all’Ambiente, Domenico Chiacchiari, ha proceduto con l’appalto dei lavori per la ripulitura degli alvei dei due corsi d’acqua. In attesa di risposte dalla Regione “abbiamo provveduto con fondi del bilancio comunale, per un importo di ventimila euro – ha detto Chiacchiari – Si tratta di interventi ormai indifferibili, visto l’elevato rischio di esondazione in caso di piogge di particolare intensità”, ha concluso l’assessore. Intanto la giunta regionale ha chiesto il riconoscimento dello stato di emergenza per le ondate di maltempo che hanno interessato le province di Campobasso e Isernia a metà novembre. La stima dei danni accertati ammonta a circa 15 milioni di euro.