La Lega ha deciso: l’appoggio al sindaco d’Apollonio vale un assessorato. E’ questa la proposta che il coordinatore regionale del Carroccio, Luigi Mazzuto, si appresterebbe a fare al primo cittadino, Giacomo d’Apollonio. Anche sul nome del futuro assessore non ci sarebbero dubbi: Mazzuto avrebbe sposato la candidatura di Stefano Testa. Il rappresentante isernino del partito di Salvini è entrato nelle grazie dell’assessore regionale che vuole rafforzare la sua presenza a Palazzo San Francesco. E per farlo ha deciso di puntareproprio su di lui. Il suo nome è stato già fatto al primo cittadino che, per aggirare la crisi in atto, dovrà per forza aprire anche alle opposizioni di centrodestra presenti in Consiglio regionale. Se Testa dovesse essere nominato assessore al suo posto entrerà in Consiglio Fabrizio Torraco. D’Apollonio sta però prendendo tempo: vuole capire se ci sono i numeri anche senza l’allargamento dell’esecutivo. La crisi generata dalla mancata votazione del nuovo presidente del consiglio potrebbe provocare conseguenze irreparabili e in prospettiva ci sono anche le elezioni per il rinnovo del consiglio provinciale, dove Isernia vuol fare la parte del leone, e la votazione sul bilancio a palazzo san Francesco. Ma per superare l’impasse, oltre alla Lega ci sono da accontentare anche i Popolari e Isernia Migliore. Altre due spine nel fianco per l’amministrazione comunale. Comunque la campagna di adesioni alla Lega va avanti. Mazzuto, infatti, è intenzionato a trovare nuovi consiglieri pronti a sposare il progetto Carroccio. A breve, in tal senso, potrebbero esserci delle importanti novità. La scelta di Testa, intanto, dovrebbe ricevere l’ok anche di Michele Iorio, che continua a essere colui che, più di tutti, decide le sorti dell’esecutivo comunale. L’ingresso in giunta di Stefano Testa ha il via libera degli ioriani?
Lo scopriremo solo nei prossimi giorni. Il giro di “consultazioni” da parte del sindaco d’Apollonio intanto continua. Il primo cittadino è alla continua ricerca dei numeri per poter continuare ad amministrare e superare quello che si preannuncia come il passaggio decisivo: o si trova una nuova maggioranza, o tutti a casa in anticipo e sarebbe la terza volta consecutiva.