Tutto faceva pensare ad una riconcilazione sul filo di lana, a una ricomposizione del braccio di ferro tra la Romagnuolo e la Calenda da un lato e Luigi Mazzuto dall’altro. Il ruolo di paciere affidato ad Alessandro Panza, braccio destro di Salvini per l’organizzazione e gli enti locali. Così non è stato, l’incontro, a porte chiuse e con la stampa tenuta a debita distanza, tanto che Mazzuto e Panza, per non farsi scorgere dai giornalisti, sono passati per il garage dell’hotel Europa, evitando accuratamente l’ingresso, è finito nel peggiore dei modi per la Romagnuolo e la Calenda. Panza, senza alcuna formalità o convenevole, ha comunicato ad entrambe l’espulsione dalla Lega. Da oggi entrambe non rappresentano più il partito di Matteo Salvini.
Da dire che entrambe hanno assicurato che resteranno unite e che il loro impegno continuerà in consiglio regionale ed hanno anche lanciato un avvertimento alla maggioranza e allo stesso Toma, parlando di equilibrio tra gli schieramenti, facendo quindi presumere che potrebbero anche passare dalla parte dell’opposizione.