Dopo il caso sollevato poco più di un anno fa dalle Iene, don Giovanni, l’ex parroco di Acquaviva d’Isernia accusato di abusi sessuali su un minore, è al centro di un nuovo caso. Sta affiancando il parroco di Pizzone e, forse, dal primo aprile potrebbe prenderne il posto, ma nel paese del Parco nazionale d’Abruzzo, Lazio e Molise non ci stanno: i fedeli hanno infatti minacciato di non andare più a messa. Dicono di trovarsi bene con il nuovo sacerdote, padre Etienne. E di questo possibile avvicendamento deciso dalla diocesi di Isernia-Venafro non vogliono saperne. La vicenda di Don Giovanni, sacerdote originario della Polonia, è venuta a galla quando un ragazzo, suo connazionale, ha raccontato di aver subito abusi dal sacerdote quando aveva 13 anni. Del caso se n’è occupato anche la Procura della Repubblica di Isernia, ma è stato archiviato, poiché dopo tanti anni è scattata la prescrizione. Don Giovanni è stato giudicato anche da un tribunale ecclesiastico, che non ha però ritenuto veritiere le accuse della sua vittima. Nel frattempo il sacerdote ha anche affrontato un periodo di riabilitazione. Ed ora è ritenuto pronto per celebrare messa e tenere lezioni di catechismo. “Ma non a Pizzone”, è il messaggio lanciato dai fedeli del paese ai piedi delle Mainarde. Non è tuttavia escluso che la diocesi rinunci alla nomina. Intanto Emilio Izzo ha annunciato una manifestazione di protesta davanti alla chiesa di Pizzone proprio per chiedere che il sacerdote polacco venga allontanato.