E’ una tragica primavera di sangue quella che si è abbattuta come una condanna sulle strade molisane. Sette morti in 24 ore. Alle cinque persone morte ieri nello schianto sulla strada statale 647 Bifernina, all’altezza del bivio di Montagano, se ne sono aggiunte questa mattina altre due. Un altro schianto, un altro bivio della morte. Questa volta sulla strada statale 17, al bivio per San Polo Matese, poco prima delle otto. L’impatto frontale, violentissimo, all’altezza del distributore Agip. La botta mortale ha coinvolto due auto, un Suv Hyundai Tucson con due persone a bordo dirette verso Campobasso e, in direzione opposta, verso Boiano, un Mercedes 220 con una sola persona alla guida. Da chiarire la dinamica dell’incidente, probabilmente dovuto all’alta velocità o ad un sorpasso improvviso, sta di fatto che le due auto sono impattate in una collisione spaventosa. Ad avere la peggio sono stati i due passeggeri in viaggio verso Campobasso, Angelo Iorio di 47 anni e la sua compagna, Annalisa Salvati di 41. L’uomo è morto sul colpo mentre la donna è deceduta successivamente al Cardarelli di Campobasso. Sempre al nosocomio del capoluogo è invece ricoverato il conducente del Mercedes, un uomo di cinquant’anni residente a Pontelandolfo in Provincia di Benevento.
Sul posto sono intervenuti tempestivamente sia i Carabinieri che la Polizia stradale, insieme ai Vigili del Fuoco ed ai sanitari del 118. Agghiacciante la scena che si è presentata davanti agli occhi di tutti, con il Suv sbalzato a ridosso del muretto che separa la strada dalla vecchia e diroccata stazione di San Polo Matese. Un rudere, memoria di una vita che non esiste più, come quelle dei sette morti di queste maledette 24 ore, cinque ieri e due oggi, a cui si aggiungono altre vite che rimarranno per sempre spezzate: quelle dei cinque figli della coppia di Boiano.
Si conferma ancora una volta, con un bilancio di sangue, la drammatica condizione delle infrastrutture viarie molisane, un sistema di arterie da rivedere completamente, da modificare, cambiare, aggiornare, in una parola modernizzare, pena altre tragedie che andranno a ingrossare l’ormai macabra lista di morti che fanno delle strade molisane un cimitero costellato di lapidi. Del resto se il Molise è l’unica regione d’Italia in controtendenza, con un aumento degli incidenti stradali rispetto a tutte le altre, una ragione ci sarà.
Sullo schianto di oggi sulla statale 17 è probabile l’apertura di un fascicolo per omicidio stradale.