Una vicenda senza fine quella dei premi di produttività pregressi attesi da anni dai dipendenti del Comune di Isernia, con il sindaco, Giacomo d’Apollonio, che, con un suo decreto del23maggio, ha sospeso la determinazione dirigenziale, con cui si autorizzava il pagamento solo per i dipendenti del settore “Ragioneria e Finanza”. Per gli altri,circa cento dipendenti, invece, il dirigente ha ritenuto di non procedere alla liquidazione della produttività, in quanto come scriveva «non ricorrono tutte le condizioni legittimanti l’erogazione di trattamenti accessori in favore del personale dipendente».
«Leggendo la determinazione del responsabile delle Risorse Umane, afferma il sindacalista Di Schiavi, si evince che per gli altri impiegati, le schede di valutazione non sarebbero regolari. L’esclusione deidipendenti dei Settori3°, 4°e 5° è avvenuta perché i soggetti valutatori e redattori delle schede di valutazione non possedevano la qualifica di dirigente, nonostante, negli anni passati abbiano assunto atti dirigenziali».
Per questo Feliciantonio Di Schiavi, responsabile provinciale Cisl Fp, avevaapprezzato l’intervento del sindaco d’Apollonio e dell’assessore al ramo, Linda Dall’Olio che, nei giorni antecedenti alla determinazione dirigenziale, attraverso una nota stampa, avevano chiesto pubblicamente al dirigente di risolvere il problema nel più breve tempo possibile.
Dirigente che per ora ha deciso di sbloccare solo parte dei fondi. Una scelta che, però, non è piaciuta al primo cittadino, il quale, ha “impugnato”il provvedimento, sospendendolo in quanto «non in linea con quanto deciso dalla giunta che aveva dato disposizioni tese alla liquidazione dei compensi per produttività in favore di tutti i dipendenti comunali, relativi agli ann 2012, 2013 e 2014».
A breve, comunque, ci sarà una riunione conil dirigente comunale per approfondire la questione e trovare una soluzione condivisa. I dipendenti, intanto, sono in attesa che la situazione si sblocchi. Il prossimo 28 maggio ci sarà un’assemblea del personale in cui si deciderà il da farsi.Tra le ipotesi anche quella dello sciopero.