Oltre a ipotizzare un’occupazione pacifica della Trignina, i cittadini aderenti al comitato spontaneo di protesta per le condizioni delle strade avevano deciso di non votare alle Europee, di restituire le tessere elettorali per dare un segnale chiaro e forte alle istituzioni, accusate di non aver mosso un dito per risolvere il problema viabilità a Bagnoli del Trigno e nei paesi vicini. Com’è noto tutti gli accessi al paese sono o chiusi o comunque compromessi dalle frane. Ma ora le cose potrebbero cambiare. La rabbia e le iniziative messe in campo dai cittadini – tali da richiamare l’attenzione anche della trasmissione Rai Agorà – hanno prodotto i primi risultati. Una commissione composta da responsabili della Protezione Civile e funzionari della Regione e della Provincia, in questi giorni ha svolto un accurato sopralluogo, prevedendo delle misure d’urgenza per l’accesso alla Trignina e, a seguire, sulle altre strade. “Il comitato – ha spiegato il portavoce, Franco Mastrodonato – considerato l’impegno e l’attenzione da parte delle autorità, non procederà più con la restituzione delle tessere elettorali. Ma resta vigile. E invita le istituzioni a un confronto pubblico con tutti i sindaci della zona”. Nel caso in cui dovessero essere disattesi gli impegni assunti, il comitato non esiterà a mettere in campo le altre forme di protesta programmate. A maggior ragione perché – ha sottolineato Mastrodonato – l’incendio del capannone industriale per la lavorazione delle carni, ha creato nuova apprensione alla realtà socioeconomica bagnolese, con un’azienda in difficoltà e posti di lavoro al momento persi. L’aggravarsi della situazione è un motivo in più – ha concluso – per chiedere atti concreti e immediati che portino alla risoluzione della problematica in tempi sostenibili.