Quell’appalto è da annullare. Lo scrive il tecnico del comune responsabile del Rup in una lettera inviata al suo dirigente. Ma l’avvocato Oreste Scurti, del Comitato ”No soste blu di Isernia” ha spiegato in piazza davanti al comune come l’aggiudicazione alla ditta di Spoleto, della gestione milionaria delle soste a pagamento per quindici anni, fosse viziata fin dall’inizio. Infatti la decisione di andare ad un appalto non sarebbe stata presa con una determina della giunta e con un’ordinanza sindacale, ma con un deliberato del consiglio comunale. Un procedimento tecnicamente sbagliato, dicono i portavoce del Comitato ”No strisce blu” e, quindi, l’appalto vinto dalla A.J. Mobilità di Spoleto è da rifare, pena l’intervento della Corte dei Conti che potrebbe rivalersi su ognuno dei consiglieri comunali che votò a favore. Insomma, nato male e finito peggio. L’appalto prevede la gestione per quindici anni delle soste a pagamento, ma al momento è fermo, perchè il sindaco ha fortunatamente congelato tutto per vederci chiaro, dopo aver scoperto che i parcheggi a pagamento disegnati sulle strade erano numericamente superiori agli 827 autorizzati dal consiglio. Comunque Emilio Izzo a nome del Comitato vuole che il sindaco prenda atto di quanto accaduto e rassegni le dimissioni.