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sabato, Dicembre 21, 2024

Sicurezza informatica all’Auditorium di Isernia, il progetto potrebbe prendere piede

AttualitàSicurezza informatica all'Auditorium di Isernia, il progetto potrebbe prendere piede

Il progetto è ambizioso e prevede un accordo ancora in fase di definizione con l’Università del Molise, ma il Comune di Isernia ci crede. Si tratta del progetto di completamento dell’auditorium, finanziato per tredici milioni con i fondi del Contratto di Sviluppo, un progetto che prevede la realizzazione, nell’ala a destra del corpo centrale, di aule, uffici e laboratori adatti ad ospitare gli studenti del biennio di specializzazione in Sicurezza Informatica della facoltà ospitata nella sede di Pesche che, di recente, ha avuto l’autorizzazione ad avviare il suo corso biennale di formazione specifica, per una laurea magistrale che avrebbe pochi uguali a livello nazionale. Attualmente il corso di specializzazione è ospitato sempre nella sede di Pesche, ma, nel giro di poco tempo, alla luce della sua specificità, si può tranquillamente prevedere un largo afflusso di studenti, provenienti non solo dal triennio di Informatica dell’Unimol, ma anche da altre università italiane. Una mossa vincente quella dell’Università del Molise, che puntando sulla specializzazione in sicurezza informatica, ha dato una forte valenza qualitativa ad una facoltà che, nel giro di pochi anni, sta scalando le classifiche nazionali, attestandosi ai primi posti. Oggi come oggi, a Pesche arrivano studenti da diverse regioni del Centrosud d’Italia e la scuola di specializzazione in sicurezza informatica potebbe essere il volano che la farebbe definitivamente decollare, anche se bisogna registrare che, già oggi e già prima di laurearsi, la quasi totalità degli studenti di informatica di Pesche ricevono offerte di lavoro provenienti dall’Italia e dall’estero. Per questo la proposta che potrebbe partire dal Comune di offrire all’Università in comodato l’ala destra dell’auditorium per la laurea magistrale è un’ottima idea. Porterebbe a Isernia centro centinaia di studenti universitari che, a loro volta, darebbero una boccata d’ossigeno all’economia cittadina per commercio, affitti e consumi. E magari, rinsanguata dai giovani, Isernia potrebbe anche diventare meno noiosa.

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