Il tempo stringe. Se non ci saranno novità concrete, tra poco più di un mese dalla cassa integrazione si passerà al licenziamento. Un’eventualità che gli operai della Gam vogliono assolutamente evitare. Non chiedono l’elemosina, vogliono solo lavorare. Per farlo basterebbe rispettare gli accordi. Durante il presidio organizzato stamattina davanti ai cancelli della fabbrica hanno chiesto proprio questo: organizzare subito un incontro al ministero dello Sviluppo economico per sapere quali sono le intenzioni della Società Agricola Vicentina. Gli accordi – hanno spiegato gli operai – finora sono stati rispettati solo in minima parte. Qualcuno lavora con gli allevamenti, ma per garantire la piena occupazione bisogna tornare a macellare a Bojano. Per superare questa situazione di stallo è necessario che anche i parlamentari molisani facciano la loro parte. Lavoratori e sindacati li invitano a sollecitare l’incontro a Roma. E in mattinata una prima riposta è arrivata. Il parlamentare del Movimento 5 Stelle, Antonio Federico, ha annunciato che il tavolo di confronto al ministero dello Sviluppo economico è stato convocato per lunedì 30 settembre. “Stiamo lavorando tutti insieme – ha commentato Federico – per poter dare risposte ai lavoratori e alle loro famiglie. La collaborazione di tutte le parti coinvolte – ha concluso – è la strada migliore da percorrere”. Un analogo appello è stato lanciato anche alla Regione, affinché non si perdano oltre 40 milioni di investimenti. Al presidio organizzato all’ingresso dell’azienda hanno partecipato in tanti. Anche diversi sindaci, provenienti da ogni angolo del Molise, hanno raccolto l’appello dei lavoratori della Gam, schierandosi al loro fianco. In ballo – hanno detto – c’è il futuro di un’intera regione.