Nonostante il freddo tantissime persone hanno raggiunto Rionero Sannitico per una serata davvero particolare. É stata infatti celebrata la festa dei cornuti, un’antica tradizione del paese interrotta nel dopoguerra e quasi dimenticata da tutti. Quasi, perché di recente quella che oggi è chiamata la “Venerabile congrega dei cornuti” ha rispolverato questa curiosa pagina di storia locale, riscuotendo un successo che è andato oltre ogni aspettativa, arrivando a coinvolgere anche i paesi vicini. Dopo l’accensione del fuoco, il via al corteo tra corna e fiaccole. Ma stavolta in processione non è stato portato il fantoccio di San Martino. Sul trono dei cornuti si è seduta una controfigura in corna e ossa. In qualche modo è diventato il simbolo di una festa che oggi è ben diversa da quella proposta fino agli anni ‘50, quando – complice qualche bicchiere in più – degenerò. Oggi la festa dei cornuti ha un taglio diverso, decisamente più goliardico, voluta proprio per creare momenti di svago e sano divertimento anche nelle fredde serate autunnali. Non è un caso, dunque, che l’ospite d’onore sia stato ‘Nduccio, capace come sempre di scaldare il pubblico con la sua irresistibile comicità.