Nella giornata mondiale dedicata alle malattie rare, la trasmissione Buongiorno Benessere, in onda su Rai, ha acceso i riflettori sull’istituto di Pozzilli e sul suo centro di ricerca, ormai da diversi anni diventato punto di riferimento in tutto il centro-sud per lo studio, la diagnosi e la cura delle malattie rare del sistema nervoso e degli organi di senso. Queste patologie sono poco conosciute – ha spiegato la ricercatrice Alba Di Pardo – perché colpiscono una persona ogni duemila. La maggior parte sono genetiche e per queste ancora non esiste una cura risolutiva. A Pozzilli, in particolare, ci si occupa della Malattia di Huntington, della Sla (la sclerosi laterale amiotrofica) e di alcune forme rare di epilessia. In Italia – ha aggiunto la ricercatrice molisana – quasi due milioni di persone affette da malattie rare. Ecco perché per loro la ricerca condotta da istituti come il Neuromed rappresenta una speranza concreta. A maggior ragione perché il paziente a Pozzilli riceve tutta l’assistenza di cui ha bisogno. L’istituito garantisce una presa in carico multidisciplinare che fa affidamento su un’equipe specialisti in neurologia, genetica, psicologia, neurobiologia, infermieristica e tecniche di laboratorio, avvalendosi tra l’altro anche del contributo di consulenti altamente specializzati per il completamento della diagnosi e del trattamento. Una volta individuata la malattia, si procede con un’assistenza a lungo termine, affiancata naturalmente dalla ricerca scientifica traslazionale. I risultati sono incoraggianti. Questo modo di affrontare la malattia ha infatti permesso di migliorare la qualità della vita di molti pazienti.