Altri due intestati fittizi, le cosiddette “teste di legno”, sono state scoperte dalla Polizia Stradale di Isernia: infatti sotto la lente di ingrandimento dei poliziotti sono finiti questa volta un cittadino marocchino di 34 anni, residente in provincia di Chieti intestatario di ben 146 autovetture ed una persona residente in provincia di Roma intestataria di 94 autovetture. Al termine degli accertamenti del caso, dopo aver contestato la violazione dell’art. 94-bis del C.d.S. ai due soggetti, entrambi titolari di attività di commercio di veicoli usati da tempo non più operanti, la Polizia Stradale ha ora chiesto al Pubblico Registro Automobilistico di Isernia di procedere alla cancellazione d’ufficio di tutti i veicoli a loro intestati. Si ricorda che circolare con un veicolo intestato ad un prestanome, successivamente al provvedimento di cancellazione dal P.R.A., comporta il sequestro del veicolo per la successiva confisca e la sanzione prevista dall’art.93 del Codice della Strada che va da un minimo di 431 a un massimo di 1.734 euro. Si tratta di un fenomeno odioso, teso a sottrarsi non solo dal pagamento delle sanzione per le violazioni delle norme del Codice della Strada, ma anche dalla tassa di circolazione, e, nel caso di auto di grossa cilindrata, anche dagli accertamenti di natura fiscale e tributaria sul reddito dichiarato. Nel contrasto di tale fenomeno la Polizia Stradale di Isernia da tempo svolge un’importante azione di contrasto che l’ha portata a scovare e sanzionare soggetti operanti su tutto il territorio nazionale.