Ad Isernia, i consiglieri comunali di opposizione, insieme quelli dei Popolari per l’Italia si sono rivolti al sindaco chiedendo l’adozione di provvedimenti urgenti a tutela della salute pubblica, senza tentennamenti.
“E’ evidente –hanno sottolineato – che non sono stati assunti protocolli univoci. A Termoli si è proceduto addirittura con la chiusura dell’ospedale e la quarantena per tutti, ad Agnone con la quarantena del personale sanitario venuto in contatto con un medico del 118 positivo al coronavirus. Ad Isernia non è stato disposto nulla, nè quarantena nè tamponi. Bisogna pretendere che vengano disposti tamponi urgenti per tutti i sanitari coinvolti – hanno chiesto con forza – e, comunque, accertarsi che gli stessi ed i loro familiari rispettino la quarantena o adottare, nel caso la stessa non venga attuata, i dovuti provvedimenti con opportuno controllo da parte della Polizia locale”.
Per i consiglieri è doveroso acquisire con urgenza dati certi su quello che accaduto al Neuromed, che rientra comunque, nel distretto sanitario isernino e su quanto si è verificato al pronto soccorso dell’ospedale di Isernia.
“Infine – hanno concluso il consiglieri di opposizione – E’ necessario imporre la quarantena a quanti siano entrati in contatto con le strutture come dipendenti, pazienti o familiari di ricoverati”..